T21 - Cantico del gallo silvestre

6 In quali punti dell operetta individui concetti pre senti nei testi leopardiani che hai già affrontato? INTERPRETARE 7 L Islandese accenna a una partizione in età della vita umana: quali osservazioni puoi fare? 8 possibile affermare, che, al momento del loro in contro, la Natura appare come sublime all Islan dese? perché? 9 Perché, a tuo giudizio, il dialogo risulta partico larmente efficace per esprimere il pensiero leo pardiano? SCRIVERE PER... ESPORRE 10 Spiega e commenta la seguente battuta dell Islan dese: Ma poiché quel che è distrutto, patisce; e quel che distrugge, non gode, e a poco andare è distrutto medesimamente; dimmi quello che nessun filosofo mi sa dire: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono? (rr. 175179). ARGOMENTARE 11 Ti sembra che la concezione della natura presen te nell operetta sia ancora oggi attuale? perché? Esponi le tue considerazioni in un testo argomen tativo di circa 30 righe. Cantico del gallo silvestre / T21 / Operette morali, 18 / La legge universale della morte / Scritta nel novembre del 1824, quest operetta è l ultima tra quelle composte in quell anno. Leopardi affida al gallo selvatico, una favolosa creatura della tradizione ebraica, il compito di sintetizzare la verità sulla condizione umana. Anche se si affaticano per altri scopi, gli esseri umani hanno come unico fine certo la morte, mentre l universo si conserva intatto e impassibile. 5 10 Affermano alcuni maestri e scrittori ebrei, che tra il cielo e la terra, o vogliamo dire mezzo nell uno e mezzo nell altra, vive un certo gallo salvatico; il quale sta in sulla terra coi piedi, e tocca colla cresta e col becco il cielo.1 Questo gallo gigante, oltre a varie particolarità che di lui si possono leggere negli autori predetti, ha uso di ragione; o certo,2 come un pappagallo, è stato ammaestrato, non so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini:3 perocché4 si è trovato in una cartapecora5 antica, scritto in lettera ebraica,6 e in lingua tra caldea, targumica, rabbinica, cabalistica e talmudica,7 un cantico intitolato, Scir detarnegòl bara letzafra,8 cioè Cantico mattutino del gallo silvestre: il quale, non senza fatica grande, né senza interrogare più d un rabbino, cabalista, teologo, giurisconsulto e filosofo ebreo, sono venuto a capo d intendere, e di ridurre in volgare9 come qui appresso si vede. Non ho po- 1 Affermano cielo: la fonte di Leopardi è il Lexicon chaldaicum talmudicum et rabbinicum dell ebraista tedesco Johannes Buxtorf (15641629), che cita dei passi parafrasati in lingua caldaica relativi al Salmo 50,11 («un gallo silvestre, i cui piedi poggiano sulla ter ra e il capo arriva fino al cielo, canta davan ti a me ) e al libro di Giobbe, 38,36 («il gal lo silvestre ha intelligenza per lodarmi ). 2 o certo: oppure (se non ha l uso del la ragione). 3 a guisa degli uomini: come gli uomini. 4 perocché: poiché. 5 cartapecora: pergamena. 6 in ebraica: in caratteri ebraici. 7 in lingua talmudica: il caldeo è una lingua semitica parlata al tempo della vita di Gesù nella regione della Mesopotamia; il targumico è la lingua, simile al caldeo, con cui viene parafrasata la Bibbia; rab binica è la lingua ebraica dei testi sacri; cabalistica è la lingua usata nella Caba la, una dottrina occulta che spiega l ori gine e il destino delle cose sulla base di un interpretazione biblica; la talmudica è infine la lingua del Talmud, cioè il cor po delle leggi ebraiche raccolte nei pri mi secoli dell era cristiana. 8 Scir letzafra: si tratta di parole ap partenenti all idioma talmudico. Tradotte nell ordine, alla lettera, le parole significa no canto del gallo selvatico al mattino . 9 ridurre in volgare: tradurre in italiano. L AUTORE / 147

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
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