T20 - Dialogo della Natura e di un Islandese

Dialogo della Natura e di un Islandese / T20 / Operette morali, 12 / La vita è male in tutto l universo / Composta nel maggio 1824, l operetta sviluppa un serrato confronto tra la na tura, sotto forma di una statua colossale, e un islandese, che chiede ragione dei mali cui non riesce a sfuggire e che, nel suo viaggiare, ha visto colpire tut te le parti dell universo. Leopardi sceglie un anonimo personaggio provenien te da una terra inospitale dove la potenza e la crudeltà della natura appaiono più chiaramente attraverso i fenomeni vulcanici che la caratterizzano. una terra esotica e lontana, poco nota ai suoi tempi, e questo accentua l atmosfe ra fantastica dell incontro. 5 10 15 20 25 Un Islandese, che era corso1 per la maggior parte del mondo, e soggiornato in diversissime terre; andando una volta per l interiore dell Affrica,2 e passando sotto la linea equinoziale3 in un luogo non mai prima penetrato da uomo alcuno, ebbe un caso simile a quello che intervenne a Vasco di Gama4 nel passare il Capo di Buona speranza; quando il medesimo Capo, guardiano dei mari australi, gli si fece incontro, sotto forma di gigante, per distorlo dal tentare quelle nuove acque.5 Vide da lontano un busto grandissimo; che da principio immaginò dovere essere di pietra, e a somiglianza degli ermi colossali6 veduti da lui, molti anni prima, nell isola di Pasqua. Ma fattosi più da vicino, trovò che era una forma smisurata di donna seduta in terra, col busto ritto, appoggiato il dosso7 e il gomito a una montagna; e non finta8 ma viva; di volto mezzo tra bello e terribile, di occhi e di capelli nerissimi; la quale guardavalo fissamente; e stata così un buono spazio9 senza parlare, all ultimo gli disse. Natura Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita?10 Islandese Sono un povero Islandese, che vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa. Natura Così fugge lo scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola da se medesimo. Io sono quella che tu fuggi. Islandese La Natura? Natura Non altri.11 Islandese Me ne dispiace fino all anima; e tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere. Natura Ben potevi pensare che io frequentassi specialmente queste parti;12 dove non ignori che si dimostra più che altrove la mia potenza. Ma che era che ti moveva a fuggirmi?13 Islandese Tu dei sapere che io fino nella prima gioventù, a poche esperienze,14 fui persuaso e chiaro15 della vanità della vita, e della stoltezza degli uomini; i quali combattendo continuamente gli uni cogli altri per l acquisto di piaceri che non dilettano, e di beni che non giovano; sopportando e cagionandosi scambievol- 1 era corso: aveva viaggiato. 2 per l interiore dell Affrica: attraverso le regioni più interne dell Africa. 3 linea equinoziale: la linea dell equatore. 4 Vasco di Gama: Leopardi si riferisce a un episodio narrato nel poema Lusiadi, in cui l autore portoghese Luiz de Cam es (1524 ca 1580) racconta la circumnavi gazione dell Africa compiuta dal celebre 140 / GIACOMO LEOPARDI navigatore Vasco da Gama (14691524). 5 nuove acque: mari sconosciuti. 6 ermi colossali: enormi busti di pietra. Si tratta dei colossi dal volto umano carat teristici dell isola di Pasqua, in Polinesia. 7 il dosso: la schiena. 8 non finta: non era una statua. 9 un buono spazio: per un bel pezzo. 10 incognita: sconosciuta, mai arrivata. 11 Non altri: nessun altro, proprio lei. 12 queste parti: questi luoghi, sottinten de: selvaggi e desolati. 13 che era che ti moveva a fuggirmi?: cosa ti spingeva a cercare di evitarmi? 14 a poche esperienze: ancora poco esperto. 15 e chiaro: e mi fu chiaro.

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
Classe di letteratura - Giacomo Leopardi