Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

110 115 120 125 130 135 140 145 Genio Certissimo. Tasso Laonde la nostra vita, mancando sempre del suo fine, è continuamente imperfetta: e quindi il vivere è di sua propria natura uno stato violento.52 Genio Forse. Tasso Io non ci veggo forse. Ma dunque perché viviamo noi? voglio dire, perché consentiamo di vivere? Genio Che so io di cotesto? Meglio lo saprete voi, che siete uomini. Tasso Io per me ti giuro che non lo so. Genio Domandane altri de più savi, e forse troverai qualcuno che ti risolva cotesto dubbio. Tasso Così farò. Ma certo questa vita che io meno,53 è tutta uno stato violento: perché lasciando anche da parte i dolori, la noia sola mi uccide. Genio Che cosa è la noia? Tasso Qui l esperienza non mi manca, da soddisfare alla tua domanda. A me pare che la noia sia della natura dell aria: la quale riempie tutti gli spazi interposti alle54 altre cose materiali, e tutti i vani55 Giambologna, contenuti in ciascuna di loro; e donde un corpo si Mercurio, 1585 ca. parte,56 e altro non gli sottentra,57 quivi ella sucFirenze, Museo Nazionale del Bargello. cede58 immediatamente. Così tutti gl intervalli della vita umana frapposti ai piaceri e ai dispiaceri, sono occupati dalla noia. E però, come nel mondo materiale, secondo i Peripatetici,59 non si dà vòto alcuno;60 così nella vita nostra non si dà vòto; se non quando la mente per qualsivoglia causa intermette61 l uso del pensiero. Per tutto il resto del tempo, l animo, considerato anche in se proprio e come disgiunto dal corpo, si trova contenere qualche passione; come quello a cui62 l essere vacuo da ogni piacere e dispiacere, importa63 essere pieno di noia, la quale anco è passione, non altrimenti che il dolore e il diletto. Genio E da poi che tutti i vostri diletti sono di materia simile ai ragnateli; tenuissima, radissima e trasparente; perciò come l aria in questi, così la noia penetra in quelli da ogni parte, e li riempie. Veramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere. Il buon desiderio, come dicevamo poco innanzi, non è mai soddisfatto; e il piacere propriamente non si trova. Sicché la vita umana, per modo di dire, 52 uno stato violento: una condizione di violenza, poiché impedisce continuamente all uomo di soddisfare il proprio desiderio di felicità. 53 meno: conduco. 54 interposti alle: posti fra le. 55 vani: vuoti. 56 si parte: si allontana. 57 sottentra: subentra. 58 succede: arriva. 59 i Peripatetici: i filosofi appartenenti alla scuola aristotelica, i cui membri si intrattenevano a discutere nel Peripato (la parte del giardino del Liceo, ad Atene, in cui Aristotele era solito tenere le sue lezioni). 60 non si dà vòto alcuno: in base alla fi- losofia aristotelica, non esiste il vuoto assoluto. 61 intermette: abbandona, tralascia. 62 come quello a cui: poiché per lui (costruzione relativa-causale, sul calco del latino quippe cui). 63 importa: equivale a. L AUTORE / 135

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