3 - Il popolo e la Storia

desco Friedrich Schelling, 1775-1854), ossia come un grande organismo vivente entro cui si manifesta l Assoluto. Entrando in contatto con essa, l uomo può attingere l infinito, recuperare l autenticità repressa dai condizionamenti e dalle falsità del mondo civile e trovare una sorta di remoto e consolante luogo delle origini, dell infanzia, della fantasia. Tra natura e civiltà si apre insomma un conflitto irriducibile, analogo ad altri contrasti tipicamente romantici, come quelli tra individuo e società, spontaneità e norma, originalità artistica e imitazione. La libertà contro i limiti della ragione Un profondo senso d insoddisfazione coglie infatti l individuo quando si trova a misurare la distanza tra i propri desideri e le possibilità di realizzarli. Venute meno le certezze illuministiche, egli vive una sorta di scissione tra ideale e reale: il presente appare ai suoi occhi grigio e prosaico, dominato dai valori mercantili e borghesi. Così, interpretando sdegnosamente la realtà come miserabile e conformista, l artista romantico accentua la propria vocazione alla libertà e l esigenza di dare rilievo alle più alte e disinteressate manifestazioni dell ingegno. Come afferma il filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), la volontà dell Io costituisce la forza principale dell essere umano e il motore di un incessante attività creatrice. destinata alla sconfitta e alla morte; il fiero individualismo si converte in una dolente autocommiserazione, da cui deriva uno stato di inerzia, di noia , di pessimismo e di angoscia, che inibisce l azione e conduce fatalmente a una malattia della volontà, per trasformarsi infine in una struggente aspirazione a qualcosa di irraggiungibile e sfuggente. | 3 | IL POPOLO E LA STORIA L amore per la solitudine L individualismo che anima gran parte degli artisti romantici genera una sorta di compiaciuta asocialità, come se l enfasi con cui essi vivono la propria soggettività precludesse ogni possibilità di rapporto con gli altri. Il ribellismo, il rifiuto di accettare compromessi, l insofferenza per la società borghese e l aspirazione a una libertà assoluta tendono a sfociare nella solitudine del genio ribelle e dell eroe maledetto, isolati ed estranei rispetto al proprio tempo. e l importanza della Storia Eppure non si può dire che il Romanticismo sia caratterizzato dal disimpegno, dal disinteresse per il mondo e per la Storia o, ancora, da un disprezzo aristocratico per il popolo. Al contrario, il movimento romantico elabora un originale visione politica basata su un vivo interesse per il passato, che porta alla valorizzazione di ogni fase della civiltà umana, evidenziando i suoi lati peculiari e leggendola, per L individualità tra ribellione e sconfitta Avvercosì dire, in positivo. Si spiegano così la rivalutazione tendo una frattura tra il proprio io e il mondo, tra la redel Medioevo, considerato come la radice delle tradialtà interiore e quella esteriore, l intellettuale romantico zioni nazionali e popolari europee e cristiane, e, più in considera la propria diversità come generale, il rifiuto di considerare criun privilegio e, insieme, come una stallizzate (non soggette cioè a divenidannazione. Essere dotati di un inre) le vicende umane, come accadeva dividualità eccezionale e possedere le con l esaltazione neoclassica della Grefacoltà più nobili ed elevate alimencia antica, ritenuta modello perfetto e ta un senso di superiorità e geneimmutabile di umanità. ra propositi eroici, in contrasto con Sulla base di questi presupposti, l ila bassezza degli individui comuni; dea di Europa dei Romantici non si richiama alla remota cultura classica, ma ma allo stesso tempo la ribellione ai miti autoctoni delle singole nazioni. e il titanismo sono spesso legati a Il cosmopolitismo che animava gli spiun opposta condizione di frustrariti del Settecento lascia il posto alla zione, che si traduce in un attegcoscienza nazionale e all amore per giamento vittimistico. La sfida del la patria, fondata sull identità etnica, genio solitario, che dichiara guerra linguistica, religiosa e culturale e sulla alle convenzioni e alla vile medio- Ludovika Simanowiz, Friedrich condivisione di usi, costumi e tradizioni. crità della massa, è dunque spesso Schiller, 1793 ca. Stuttgart Museum. L EPOCA E LE IDEE / 11

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
Classe di letteratura - Giacomo Leopardi