Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

DENTRO IL TESTO La quiete e Il sabato: un dittico I contenuti tematici Nella Quiete dopo la tempesta ( T15, p. 101) insieme al quale il presente componimen to forma una sorta di dittico il piacere illusorio era quello successivo alla paura e al do lore; nel Sabato del villaggio è invece quello che precede la festa. Il primo testo si conclu deva con ironia e con il pensiero della morte; il secondo con una nota affettuosa rivolta agli adolescenti affinché godano della gioia speranzosa del sabato della vita: la festa che verrà sarà meno piacevole. L attesa come gioia della speranza Come il sabato è infatti il giorno più lieto della settimana, perché viviamo in anticipo l al legria che immaginiamo nel seguente giorno festivo, così la fanciullezza è il periodo più sereno dell esistenza, in quanto il nostro animo è pervaso da un ottimistica aspettazione dell avvenire. Ma, come poi la domenica trascorrerà triste e vuota, allo stesso modo la ma turità della vita si rivelerà deludente, giacché, anziché portare i beni e la felicità sperata, si rivelerà fonte di disinganno e di dolore. Dunque l unica gioia che ci è concessa è quella dell attesa: l immaginazione di un bene sperato è sempre migliore del suo godimento ef fettivo e il sogno è infinitamente più bello della realtà. Idillio ed elementi simbolici Leopardi, come in altri componimenti, parte dall idillio, cioè dalla descrizione di uno spet tacolo familiare e paesano, e giunge a una meditazione filosofica sulla vita e sul destino degli uomini. Tuttavia non si tratta di due momenti slegati tra loro. Già nella prima stro fa, incentrata sulla narrazione della gaiezza delle persone che attendono la domenica, vengono introdotte immagini dal chiaro significato simbolico. Per esempio la donzelletta rappresenta la speranza nel futuro, mentre la vecchierella, non a caso rivolta al tramon to (cioè al passato), simboleggia il piacere che si prova nel ricordo, poiché nella «rimem branza la realtà viene trasfigurata e diventa più gradevole. Ciò significa che per Leopardi la felicità in atto non esiste; essa è solo illusione, nel senso che la aspettiamo per il futu ro oppure la immaginiamo nel passato: «Il piacere è sempre passato o futuro (Zibaldone, 20 gennaio 1821). Le scelte stilistiche Un silenzio pietoso Il tono della poesia è lieve: anche se la filosofia comunicata dal poeta è sconsolata, ciò non lo conduce a osservazioni brusche o perentorie. Al contrario il suo discorso si svolge pacato, quasi con infantile cordialità. L allocuzione finale al garzoncello scherzoso (v. 43) si chiude nel segno di una premurosa affabilità; perfino l invito a godere il piccolo spazio Pieter Bruegel il Vecchio, Danza di contadini, 1568 ca. Vienna, Kunsthistorisches Museum. 108 / GIACOMO LEOPARDI

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