Pagine di realtà - Giornalismo e libertà: un connubio difficile?
Educazione CIVICA – Pagine di realtà
Giornalismo e libertà: un connubio difficile?
“FOLCO: Il mestiere del giornalista veniva preso sul serio ai tuoi tempi?
TIZIANO: Sai, erano i tempi eroici del giornalismo… prima che il giornalismo, maledettamente distrutto dalla televisione nel suo tentativo di imitarla, fosse stato costretto a diventare spettacolo.
In quegli anni si scriveva davvero. Purtroppo la televisione, riducendo i tempi dell’attenzione che l’uomo riesce ormai a dedicare a una cosa […], ha fatto sì che i giornali siano diventati dei contenitori in cui dentro c’è di tutto, ma solo per l’attenzione di tre minuti, come uno spot televisivo, e in cui tutto si perde nel grande minestrone delle cose che ti arrivano dal mondo.
Oggi è impossibile scrivere cose lunghe come si scrivevano un tempo. Allora, qual è la tendenza? Fare spettacolo. Non cercare di andare in profondità. […] Questo è un grande svilimento anche della missione giornalistica. Credo infatti che oggi fare quello che facevo io a quel tempo, quello che facevamo noi, sarebbe impossibile perché non c’è lo stesso spazio. […]
Essere giornalista mi pareva una grande e importante funzione e secondo me lo sarebbe ancora se si riuscisse a fare del vero giornalismo.
Ma il problema è che tutto si è inquinato. La vicinanza al potere, la necessità della protezione del potere hanno creato una situazione che non è più quella di un tempo, in cui la forza del giornalismo era la sua indipendenza. Sai, una indipendenza anche economica. Quando i giornali dipendono dalla pubblicità, come succede in Italia, e la pubblicità è in mano a chi ha il potere politico, come puoi essere libero? Quando i giornali sono posseduti dalle grandi aziende contro le quali non potrai mai scrivere e che hanno i loro interessi politici, come fai a fare del vero giornalismo? […]
Il giornalista dev’essere uno che è, a suo modo, arrogante, uno che sente di essere libero, di non dipendere dal potere.”
(Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio, Longanesi, Milano 2006)
leggi e comprendi
1 Qual è, secondo Terzani, l’obiettivo inseguito da molti giornalisti di oggi?
2 Che cosa, soprattutto, limita la libertà giornalistica?
Rifletti, scrivi, sostieni
3 Pensi che oggi i media siano liberi da pressioni e condizionamenti? Leggendo i principali giornali italiani, in versione cartacea e digitale, ti sembra che il pluralismo sia una realtà concreta o ravvisi un certo appiattimento che limita il confronto democratico? Perché, secondo te, l’Italia è al 41° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa redatta nel 2021? Discuti in classe sullo stato dell’informazione del nostro paese.