Scritto nel 1836 durante il soggiorno in una villa sulle falde del Vesuvio, presso Torre del Greco, La ginestra rappresenta l’approdo finale della filosofia leopardiana. Collocata a chiusura dei Canti nell’edizione postuma del 1845, il componimento è una sorta di testamento spirituale da consegnare ai posteri, la meditazione estrema di un poeta straordinario, che, pur ribadendo con forza la condizione permanente di un pessimismo assoluto e abbracciando totalmente e con convinzione la ragione che vanifica ogni illusione di progresso, si appella all’umanità affinché abbandoni ogni vano orgoglio e si unisca contro la sua vera e implacabile nemica, la natura.
Metro Canzone libera composta da 7 strofe di diversa misura, formate da endecasillabi e settenari liberamente rimati.