Classe di letteratura - volume 3B

40 45 50 marscio. Ti devi schisciare sti padrun, e i previti e t ti quei che va inturna, i nodari, i avogador, quei che va d intorna. No par ben de ti, par la tua tera, ma par quei che è come ti, ca non han tera e che non han gnente e che han de soffregare sojamente, e che non han dignità da vantare. Campar de servelo, e no de pie! Ma noi comprende? Mi non son capaze. Mi g ho na lengua che non se move de rentra, embiscigo de par t to e intopigo a ogni parlar... e no g ho de stil e g ho el servelo che u l è fioco, molo! Come fabia a far le robe che te diset, andà intorna a parlar co i altri? No arpanza, che ol miracol gne adess, Ul m ha catat per la crapa, ul m ha catat visin e peu l m ha dit: Jesus Cristo a soi mi che t vegna a ti a dat parlar. E sta lengua u la beuciarà e ndrà aschisciar me na lama da part to vescighe a far sbrogare, a da contra i padroni e li far schisciare parché i altri i capissa, parché i altri imprenda e parchè i altri i poda rigolar. Che no è che col r dare ch ol padron ul s fa sbragare, che se i ride contra i padron, ol padron, da montagna ca l è dijen colina e peu niente ca se move. Tegne! A t do un baso che at farà parlare. RISCRITTURA in ITALIANO MODERNO I bambini non potevano andare in giro, tutti erano lì, e non ci guardava più nessuno. Mia moglie è scappata! Io non l ho più vista; io non so dove è andata. I bambini non mi guardano, sono venuti ammalati1 e manco2 piangevano. Sono morti! Io sono rimasto solo. Solo con questa terra! Non sapevo cosa fare. Una sera ho preso un pezzo di corda l ho buttato su una trave, me la sono messa intorno al collo, ho detto: Bene, mi lascio andare, adesso! Faccio per lasciarmi andare, impiccato, quando mi sento battere una mano sulla spalla, mi volto, c è uno (e vedo uno) con una faccia pallida, con gli occhi grandi che mi dice: Mi dai un po da bere? Ma ti sembra il momento di venire a chiedere da bere a uno che si sta impiccando? Boia!3 Lo guardo e (vedo che) ci aveva una faccia da povero cristo anche lui, poi guardo e (vedo che) ce n erano altri due, anche loro con una faccia patita.4 Va bene, vi darò da bere e poi mi impicco. Vado a prendere da bere, li guardo bene: Più che bere voialtri avete bisogno di mangiare! Ma io sono tanti giorni che non faccio da mangiare... C è da farlo, se volete. Ho preso un tegame5 e ho messo sul fuoco a scaldare delle fave e gliel ho date, una ciotola ciascuno, e mangiavano, mangiavano! Io non avevo voglia di mangiare... «Aspetto che mangino e poi mi impicco . E intanto che mangiava, quello con gli occhi più grandi, che sembrava proprio un povero cristo, sorrideva e diceva: Brutta storia questa che vuoi impiccarti! Io so bene perché lo vuoi fare. Hai perso tutto, la moglie, i bambini e ti è rimasta solo la terra, bene, io so bene! Se fossi in te non lo vorrei fare (lo farei). E mangiava! mangiava! Poi alla fine ha appoggiato tutto e ha detto: Tu sai chi sono io? No, ma ho avuto il dubbio che tu sei Gesù Cristo. Bene! Hai indovinato. Questo è Pietro, e il Marco è quello là.6 Piacere. E cosa fate qua? Tu mi hai dato da mangiare e io ti do da parlare. Da parlare? Cos è questa cosa? Disgraziato! Giusto che hai tenuto la terra, giusto che non vuoi padroni, giusto che hai avuto la forza di non mollare, giusto... Ti voglio bene, sei forte, buono! Ma ti manca qualche cosa che è giusto che tu devi avere (abbia): qua e qua (fa segno alla fronte e alla bocca). Non rimanere qui attaccato a questa terra, vai in giro e a quelli che ti tirano le pietre digli, fagli comprendere, e fai in modo che questa 1 sono ammalati: si sono ammalati. 2 manco: nemmeno. 3 Boia!: esclamazione usata per esprimere forte disappunto. Boia è sinonimo di car- nefice , l esecutore materiale delle condanne a morte. 4 patita: deperita, smunta. 5 tegame: pentola rotonda, col bordo 848 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA basso. 6 Questo quello là: Gesù è accompagnato da san Pietro e da san Marco, uno dei quattro evangelisti.

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi