Classe di letteratura - volume 3B

55 Maria Rosaria, dalla prima a sinistra, recando una ciotolina con un cucchiaio, si avvia verso la «vinella .29 gennaro Mari , scàrfeme30 nu poco e cafè... Maria Rosaria senza rispondere si avvicina al piccolo tavolo nell angolo a destra, accende una macchinetta a spirito e dispone una piccola cùccuma. 60 65 70 75 80 85 90 amalia (rievocando a se stessa un passato felice di vita semplice) A matina ascevo a ffa 31 o ppoco e spesa... Amedeo accumpagnava a Rituccia a scòla e ghieva a fatica ...32 Io turnavo a casa e cucenavo... Ch è ssuccieso... A sera ce asettàvamo33 tuttu quante attuorno a tavula e primma e mangia ce facevamo a croce... Ch è ssuccieso... (E piange in silenzio). amedeo (entra lentamente dal fondo. Guarda un po tutti e chiede ansioso) Comme sta Rituccia? gennaro (che si era seduto accanto al tavolo, alla voce di Amedeo trasale. Il suo volto s illumina. Vorrebbe piangere, ma si domina) S è truvata a mmedicina. (Si alza e dandosi un contegno, prosegue) O duttore ha fatto chello ch avev a fa . Mo ha da passa a nuttata (Poi chiede con ostentata indifferenza) E tu? nun si ghiuto appuntamento?34 amedeo (timido) No. Aggio pensato che Rituccia steva accussì35 e me ne so turnato. Pareva brutto.36 gennaro (con lieve accento di rimprovero) Era brutto. Damme nu bacio (Amedeo bacia Gennaro con effusione) Va te miette nu poco vicino o letto d a piccerella ca tene a freva forte.37 amedeo Sì, papà (Si avvia). gennaro (fermandolo) E si Rituccia dimane sta meglio t accompagno io stesso a Compagnia d o Gas, e tuorne a piglia servizio.38 amedeo (convinto) Sì, papà. (Ed esce la prima a sinistra). Maria Rosaria ha riscaldato il caffè e ora porge la tazzina al padre. Gennaro la guarda teneramente. Avverte negli occhi della fanciulla il desiderio d un bacio di perdono, così come per Amedeo. Non esita. L avvince a sé e le sfiora la fronte. Maria Rosaria si sente come liberata e, commossa, esce per la prima a sinistra. Gennaro fa l atto di bere il suo caffè, ma l atteggiamento di Amalia, stanco e avvilito, gli ferma il gesto a metà. Si avvicina alla donna e, con trasporto di solidarietà, affettuoso, sincero, le dice: gennaro Teh... Pigliate nu surzo e cafè...39 (Le offre la tazzina. Amalia accetta volentieri e guarda il marito con occhi interrogativi nei quali si legge una domanda angosciosa: «Come ci risaneremo? Come potremo ritornare quelli di una volta? Quando? Gennaro intuisce e risponde con il suo tono di pronta saggezza) S ha da aspetta , Ama . Ha da passa a nuttata. (E dicendo questa ultima battuta, riprende posto accanto al tavolo in attesa, ma fiduciosa). 29 vinella: cortiletto. 30 scàrfeme: scaldami. 31 ascevo a ffa : uscivo a fare. 32 ghieva a fatica : andava a lavorare. 33 ce asettàvamo: ci sedevamo. 34 nun si ghiuto appuntamento: non sei andato all appuntamento? Gennaro si riferisce agli impegni illeciti del figlio Amedeo, che avrebbe dovuto partecipare a un furto. 35 steva accussì: stava così male. 36 Pareva brutto: mi sembrava immorale. 37 ca forte: che ha la febbre alta. 38 e tuorne servizio: e torni a prendere servizio, cioè a lavorare. 39 Teh cafè: tieni prenditi un sorso di caffè. IL GENERE / IL TEATRO DEL NOVECENTO / 843

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi