Le opinioni politiche

IN BREVE Un estetica nuova Si tratta di provocazioni funzionali a un progetto di totale rottura con la cultura tradizionale e la mentalità conservatrice. Uccidiamo il chiaro di luna! è per esempio il titolo di un proclama (1909) con cui si irride una certa sensibilità romantica, intrisa di passioni e lacrime facili; si lanciano invettive contro professori, accademici di chiara fama, intellettuali e poeti (tra questi anche d Annunzio, accusato di essere un artista ottocentesco), colpevoli di aver imbalsamato la cultura italiana, imprigionandola negli schemi di un provinciale classicismo. Si propone, infine, una vera e propria rivoluzione del gusto estetico: «Bisogna sputare ogni giorno sull Altare dell Arte , scrive Marinetti nel Manifesto tecnico della letteratura futurista del 1912, in cui il brutto viene proposto come poeticamente prezioso. | LE OPINIONI POLITICHE | Contrari a ogni moderazione, i Futuristi hanno il culto della violenza e considerano la guerra la «sola igiene del mondo . Il culto della guerra I Futuristi abbracciano posizioni estreme anche sul piano ideologico, rifiutando il moderatismo borghese, proclamandosi nazionalisti e favorevoli alla guerra, vista secondo una famigerata definizione come «sola igiene del mondo . Questo atteggiamento rappresenta una vera e propria ossessione, e costituisce «l aspetto caduco dell ideologia del movimento (Salaris), la componente che risulta oggi meno accettabile, sulla scorta, in particolare, delle tragedie che hanno segnato la prima metà del Novecento (le due guerre mondiali, la Shoah, la bomba atomica ). Va però detto, contestualizzando la questione, che il fascino della guerra non seduce soltanto i Futuristi che dell evento bellico intendono cogliere soprattutto le implicazioni mitiche ed estetiche ma contagia gran parte della cultura europea d inizio Novecento. La religione della violenza Marinetti e compagni celebrano l uomo che afferma il primato dell istinto sulla ragione astratta: il soldato, l esploratore, l automobilista, l atleta che rifiuta la quotidianità dei salotti piccolo-borghesi e aspira a vivere nel pericolo. Uomo e lottatore sono sinonimi, e la volontà di affrontare con ardimento il rischio costituisce un elemento fondamentale della mentalità futurista. Per questo, ricalcando le posizioni del pensatore francese Georges Sorel, la violenza viene vista come positiva e inevitabile, e l aggressività come un presupposto per la creazione, anche in campo artistico: «Non v è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro , si legge nel citato Manifesto del 1909. Molti Futuristi aderiscono al fascismo, ma la loro ideologia non è catalogabile negli schemi tradizionali. Infatti, propongono anche una visione moderna della donna. Un ideologia irregolare Tali concezioni hanno reso quasi naturale un collegamento tra l ideologia futurista e quella che nel primo dopoguerra avrebbe caratterizzato il nascente movimento fascista. In realtà, benché molti Futuristi abbiano finito per indossare la camicia nera (in primo luogo Marinetti, che sarà Accademico d Italia), i loro manifesti non presentano soluzioni politiche unitarie, celebrando sì, da un lato, il bellicismo, il nazionalismo e il più acceso interventismo; ma esaltando anche, dall altro, «il gesto distruttore dei libertari , le manifestazioni di rottura dell ordine costituito, l anarchia, la socializzazione delle terre e delle fabbriche, la totale libertà di sciopero e di stampa, le lotte sindacali per la riduzione dell orario di lavoro degli operai. Contro lo stereotipo della donna fatale Perfino «il disprezzo della donna , che appare come un punto programmatico del Manifesto di fondazione, non va preso alla lettera: non è il sesso femminile in quanto tale a essere denigrato, ma lo stereotipo della creatura fatale, l immagine sentimentalistica della donna di cui era intrisa la retorica romantica. Si tratta, dunque, di un antifemminismo artistico, polemico nei riguardi della morbosità decadente e dell amore inteso come voluttà sensuale. Marinetti, in realtà, è il primo intellettuale ita- 84 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi