Classe di letteratura - volume 3B

25 accorgersi della presenza di Galileo, che siede in silenzio, nell atto di ascoltare. Giunge di nuovo, da lontano, il grido del banditore. andrea: Adesso riesco a camminare, se mi aiutate un po . Gli altri due lo sorreggono fino all uscita. In questo momento Galileo incomincia a parlare. galileo: No. Sventurata la terra che ha bisogno di eroi. DENTRO IL TESTO Un maestro rinnegato Il significato dell abiura I contenuti tematici Quando si apre la scena, Galileo è assente: le parole della sua abiura non vengono scandite dalla sua viva voce ma da quella del banditore (rr. 2-6). Dov è lo scienziato? Al posto suo, al centro dell attenzione del pubblico ci sono i suoi discepoli, sconfortati. Per gli allievi l abiura costituisce infatti una sconfitta dolorosa e amara, una rinuncia a coltivare la conoscenza, che talvolta, come in questa circostanza, richiede coraggio, perfino eroismo da additare come esempio alla comunità degli uomini: quell eroismo che il maestro non ha saputo offrire. Schiacciato dalla forza dell ideologia e del potere, Galileo ha capitolato. Quando lo scienziato finalmente entra in scena, irriconoscibile, sconfitto nella mente e nel corpo, si colloca ai margini. La scelta di Brecht non è casuale, anzi, è in linea con i propositi del suo teatro epico : l isolamento del protagonista permette agli spettatori di non immedesimarsi in lui, ma di ragionare sul significato del suo comportamento. Il suo dramma è sintetizzato dalla battuta che pronuncia alla fine della scena, opposta a quella di Andrea. Se, infatti, l allievo esclama Sventurata la terra che non ha eroi! (r. 13), Galileo lo corregge e rovescia il senso delle sue parole: No. Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, (r. 29). Attenzione, però: l antitesi non contrappone semplicemente l idealismo del giovane entusiasta al disincanto dello scienziato che ha ceduto sconfessando le sue convinzioni, indotto dall istinto di sopravvivenza e dalla paura umanissima provata di fronte agli strumenti di tortura. Galileo non intende tanto assolvere sé stesso; piuttosto gli sta a cuore censurare una società rigida e stolta, che preferisce l ignoranza e l obbedienza cieca al cambiamento e alla sete di conoscenza autentica. Il fatto che il mondo abbia bisogno, per essere salvato, di figure eccezionali, è il sintomo della sua intrinseca debolezza e, dunque, della sua sventura. L accesso alla libera conoscenza e al progresso dovrebbe essere un patrimonio comune: non l esclusiva di pochi eroi in lotta, destinati alla solitudine, all infelicità e, infine, alla morte. COMPRENDERE 1 Quando Galileo rientra, come si comporta Andrea Sarti? 2 Le parole finali di Galileo significano che egli si ritiene un eroe? ANALIZZARE 3 Quale funzione hanno le didascalie in corsivo tra parentesi? 4 Quale funzione hanno le lunghe didascalie che interrompono le battute? 5 L espressione fede non finta (r. 5) è a un chiasmo. b una litote. c una sinestesia. d una metafora. cazion Edu VERSO LE COMPETENZE CA e CIVI Spunti di realtà Uno dei discepoli di Galileo si lamenta perché il lavoro di scienza è scarsamente retribuito. Purtroppo molto spesso è ancora così anche nell Italia di oggi. Da qui il fenomeno della cosiddetta fuga dei cervelli : ricercatori e scienziati che, non trovando adeguate opportunità professionali in patria, si trasferiscono all estero, in cerca di migliori prospettive occupazionali. L art. 9 della Costituzione italiana stabilisce che «La Repubblica promuove lo sviluppo e la ricerca scientifica e tecnica e, a partire dal 2001, sono state adottate politiche volte a incoraggiare il rientro dei cervelli in fuga. Secondo te, quali strategie dovrebbe attuare lo Stato per trattenere le migliori risorse intellettuali? Discutine in classe. IL GENERE / IL TEATRO DEL NOVECENTO / 835

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi