Classe di letteratura - volume 3B

L approdo alla rassegnazione La situazione sembra assurda e surreale: il viaggiatore deve scendere dal treno, ma non sa esattamente perché (sicuri segni mi dicono, / da quanto m è giunto all orecchio / di questi luoghi, ch io / vi dovrò presto lasciare, vv. 8-11). Anche questa condizione di indefinitezza, tuttavia, possiede un significato simbolico, rimandando all oscurità che avvolge l esistenza umana. Il poeta-viaggiatore fatica a staccarsi dalla vita, giacché apprezza la possibilità di intrattenere relazioni con gli altri (Ancora vorrei conversare / a lungo con voi, vv. 18-19), ma sa che è inutile opporsi al destino, al quale finisce così per rassegnarsi (Ma sia, v. 19), in una disperazione / calma, senza sgomento (vv. 91-92). Amedeo Modigliani, Ritratto di Paul Guillaume (particolare), 1916. Milano, Museo del Novecento. 3. Quale figura retorica è presente nell espressione disperazione / calma (vv. 91-92)? Come può essere spiegata in relazione allo stato d animo del poeta? 4. Quali potrebbero essere sul piano letterale del viaggio e su quello simbolico della vita i sicuri segni (v. 8) in virtù dei quali il viaggiatore ritiene che presto dovrà lasciare i suoi compagni? Una lingua convenzionale Le scelte stilistiche Il lessico, adeguato ai modi discorsivi richiesti dalla situazione narrativa delineata nel componimento un viaggio in treno , è colloquiale e a tratti burocratico: sintagmi quali luogo del trasferimento (v. 20) o nuova sede (v. 23), per esempio, appartengono al linguaggio della pubblica amministrazione o dell esercito. In generale, la lingua si attesta su un livello del tutto convenzionale, come si vede nell utilizzo di modi di dire piuttosto stereotipati: torno / a dirvi, e di cuore, grazie / per l ottima compagnia (vv. 65-67); Buon proseguimento (v. 93). Questo dettato così dimesso determina un sostanziale abbassamento di tono, soprattutto se considerato in relazione alle riflessioni filosofiche contenute nella lirica. Si spiega in questo modo anche la presenza, di norma assai rara in poesia, di elementi fàtici, che stabiliscono cioè un contatto tra il mittente e il destinatario del messaggio: Scusate (v. 44), Vogliate scusare (v. 55), Dicevo (v. 56), Ma, cos importa (v. 64). 5. In un tessuto lessicale prevalentemente dimesso e colloquiale emergono alcuni vocaboli meno comuni e di uso più dotto. Individuali. 6. Perché tutto il discorso relativo alla valigia (vv. 44-55) è posto tra parentesi? 7. Individua e distingui, all interno del testo, le diverse funzioni del congiuntivo: desiderativo, concessivo, esortativo. Il valore dell iterazione L abbassamento di tono si accentua nella seconda parte del testo (dal v. 56 in poi) ed è confermato dall iterazione di sapore ironico del termine congedo, ripetuto per ben sette volte nel corso di due strofe (vv. 68-86). La ripetizione conferisce al testo un ritmo cantabile, quasi da canzonetta, ma ha anche un importante valore semantico: «il poeta chiede congedo non solo ai quattro compagni di viaggio che cita, ma anche ai valori che rappresentano il dottore la sapienza (intesa come conoscenza intellettuale e non come saggezza), la ragazzina l amore, il marinaio la pace e la guerra e il sacerdote la religione (Costa). 8. | SCRIVERE PER ARGOMENTARE | Sembra anche a te come è parso a qualche interprete che la leggerezza del tono (da canzonetta, appunto) possa rappresentare una reazione all angoscia e alla disperazione? Motiva la tua risposta in un testo argomentativo di circa 20 righe. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DAL SECONDO NOVECENTO AGLI ANNI DUEMILA / 801

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi