Classe di letteratura - volume 3B

10 15 (ragazze voltate indietro, col fiasco, sul portone prima di rincasare) ah perdere anche il nome di Roma, enfasi e orina. Qui forse potrei scrivere: potrei forse anche vivere. 10 col fiasco: probabilmente per attinge- re l acqua alle fontane. 13 enfasi e orina: il poeta accosta due elementi tra loro opposti e incongruenti: l enfasi (la monumentalità, lo sfarzo, che caratterizzano la città eterna ) e l orina (a indicarne la sporcizia e il degrado). Le parole valgono fiasco Il fiasco è un recipiente di vetro per vino, o altri liquidi, di forma ovale con il collo lungo, di colorazione leggermente verdognola, con caratteristica rivestitura di paglia di erbe palustri (ma, sempre più frequentemente, anche di materie plastiche). In senso figurato si dice fiasco un grosso insuccesso: in origine era una voce del gergo teatrale, ma oggi si può applicare a qualsiasi ambito della vita. Componi una frase che contenga il vocabolo in quest ultima accezione. DENTRO IL TESTO Il confronto tra le due città Chiarezza e cantabilità I contenuti tematici Nel componimento, scritto quando Caproni vive ormai stabilmente a Roma, Genova è radicalmente contrapposta alla capitale. La città ligure è connotata dagli elementi tipici del suo paesaggio (l ardesia e la ghiaia marina v. 6; il Mare, v. 7), ma anche attraverso una viva presenza femminile (le ragazze chiare del v. 7). Al contrario, Roma è caratterizzata per mezzo di due termini negativi (enfasi e orina, v. 13). A proposito della capitale, nel 1981 Caproni scrive: «Con Roma non sono mai riuscito a entrare in dimestichezza: non sono mai riuscito a sentirla, neppure in parte, mia. Forse perché Roma è una scarpa troppo grande o grandiosa per il mio piede . Genova è il luogo migliore per vivere e per scrivere in Caproni queste due componenti, vita e poesia, sono strettamente connesse ma anche il più adatto all esperienza difficile e spaventosa della morte, che solo in questo luogo, forse, potrebbe rappresentare un passaggio sereno: forse, ripete il poeta più volte (vv. 1, 2, 14, 15). La tendenza alla mitizzazione della città della giovinezza è corretta da un sottile velo di ironico disincanto. Le scelte stilistiche La semplicità del dettato poetico dà vita a un tono cantabile, quasi da canzonetta o da ballata, ottenuto anche grazie ad alcune specifiche scelte metriche: per esempio la riproposizione, negli ultimi due versi, del distico iniziale, come in una sorta di ripresa o refrain (salvo che per l inversione dei due termini chiave: vivere e scrivere), ma anche la brevità dei versi e la frequenza delle rime baciate. La lirica ha il tono lieve tipico della produzione del Caproni dei tardi anni Quaranta. Proprie dello stile del poeta sono anche le scelte lessicali, tutte nella direzione di una comunicazione di tipo colloquiale. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Che cosa apprezza, di Genova, il poeta? INTERPRETARE 2 Che cosa suggerisce, a proposito delle ragazze genovesi, l immagine delle fresche collane di vetro (v. 8)? DIBATTITO IN CLASSE 3 Il componimento fotografa il momento in cui il poeta sceglie come suo luogo d elezione una città diversa da quella in cui è nato. Ti è mai capitato di trovarti in un luogo in cui hai pensato sarebbe bello poter vivere qui ? quale? Confrontati con i compagni. 798 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi