I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI La poesia italiana del primo Novecento LA SINTESI Audio RIPASSO [ ] Il termine Crepuscolarismo, impiegato per la prima volta nel 1910 dal critico Giuseppe Antonio Borgese, indica uno stato d animo, un atteggiamento del gusto, condiviso da alcuni giovani poeti italiani. All inizio del Novecento si sviluppano tendenze innovative attorno alle riviste La Voce e La Ronda . La Voce è fondata a Firenze nel 1908 da Giuseppe Prezzolini; la pubblicazione del mensile La Ronda inizia a Roma nel primo dopoguerra. I TEMI E LO STILE La realtà rappresentata dai poeti crepuscolari è triste e malinconica: gli ambienti sono umili e familiari, chiusi e piccoli; gli oggetti sono le insignificanti piccole cose di tutti i giorni, amate perché cariche di ricordi. La poetica vociana predilige i contenuti autobiografici e rifiuta le strutture della poesia tradizionale; i suoi autori si muovono alla ricerca di un arte pura e adottano uno stile caratterizzato dal frammentismo. Gli scrittori rondeschi esprimono interessi esclusivamente letterari; dopo le sperimentazioni delle avanguardie, essi ritornano all ordine e alla tradizione classica. Gli autori si esercitano nella descrizione raffinata della realtà: è una scrittura che esaurisce gran parte della propria funzione nello stile più che nei contenuti. GLI AUTORI MI PREPARO ALL ORALE Come sono gli ambienti e gli oggetti descritti dai poeti crepuscolari? p. 42 Illustra somiglianze e differenze tra la poetica vociana e quella degli scrittori rondeschi . pp. 46-50 Perché Gozzano è considerato l iniziatore della poesia contemporanea? p. 51 Da che cosa prendono spunto le liriche di Campana? p. 72 Guido Gozzano (1883-1916) Esordisce come poeta nel 1907 con la raccolta La via del rifugio e nel 1911 pubblica la sua opera più importante: I colloqui. considerato l iniziatore della poesia contemporanea per la sua capacità di rivisitare la letteratura precedente con la stessa ironia che esercita nei confronti del mondo e di sé stesso. Sergio Corazzini (1886-1907) La sua prima raccolta poetica, Dolcezze, è del 1904 e altre sei ne seguiranno nei due anni successivi. La sua poesia è un documento del dolore e della rassegnata attesa della morte. Clemente Rebora (1885-1957) Già nella raccolta poetica d esordio, Frammenti lirici (1913), è presente la ricerca di assoluto che torna in tutta la sua produzione; nelle liriche degli ultimi anni la sua poesia è espressione di un profondo colloquio con Dio. Dino Campana (1885-1932) Negli anni fiorentini Campana pubblica il volume Canti orfici (1914). Le sue liriche prendono spesso avvio da uno spunto realistico che viene trasfigurato in chiave visionaria. Vincenzo Cardarelli (1887-1959) La sua prima raccolta Prologhi (1916) si basa su un evidente autobiografismo interiore; lo stile è caratterizzato da chiarezza espressiva e compostezza formale. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 79

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi