Classe di letteratura - volume 3B

La giovane narrativa LE PAROLE CHIAVE [ ] Adolescenza A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Duemila, la letteratura tende a farsi specchio delle emozioni e dei bisogni delle nuove generazioni, protagoniste di un epocale stravolgimento dei valori morali e culturali. Viene posta l attenzione su quell età della vita che più, in quegli anni, incarna il nuovo: l adolescenza. Rappresentata e vissuta non più solo come slancio, energia, libertà, orizzonte aperto e ricco di possibilità, ma anche come stagione di incompiutezza, rabbia, protesta e rivolta. L adolescenza mostra tutte le sue lacerazioni: l insofferenza nei confronti del mondo adulto e delle sue storture produce sì indignazione morale, ma può trasformarsi in una ribellione torbida, cupa e autolesionistica. Disadattamento Agli autori della giovane narrativa e ai loro epigoni interessa soprattutto rappresentare le inquietudini, le difficoltà e la sofferenza della condizione giovanile. Ricorrente appare così il motivo del disadattamento sociale, inteso non solo come incapacità di uniformarsi alle regole, ma anche come debolezza della volontà. Gergo giovanile Gli scrittori della giovane narrativa appartengono alla stessa generazione dei protagonisti delle vicende che raccontano e dei lettori a cui si rivolgono, e questo produce un effetto di rispecchiamento, evidente sia nei temi sia nello stile sia, in particolare, nel linguaggio che, in maniera fortemente innovativa, cerca di riprodurre il lessico e il gergo dei ragazzi. Particolare attenzione è dedicata alla lingua, e innanzitutto al registro del parlato, perché anche il linguaggio sia oggetto di condivisione e rispecchiamento. LA CORRENTE / LA GIOVANE NARRATIVA / 789

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi