Dagli anni Novanta ai giorni nostri

IN BREVE Dagli anni Novanta ai giorni nostri La giovane narrativa si configura come una scuola per gli scrittori della generazione successiva, che pubblicano negli anni Novanta. Caratteristica comune delle loro opere è un linguaggio immediato, gergale, e un ambientazione in cui i giovani lettori si riconoscono. I giovani scrittori degli anni Novanta Una nuova generazione di scrittori formatisi per lo più alla scuola dei giovani narratori degli anni Ottanta fa la sua comparsa nell ultimo decennio del secolo scorso. Ci soffermiamo qui, in particolare, su tre autori rappresentativi della narrativa di questo periodo, che muovono proprio dalla lezione di Tondelli. Giuseppe Culicchia, torinese, nato nel 1965, esordisce nel 1994 con il romanzo Tutti giù per terra, che ottiene un notevole successo di pubblico (nel 1997 diventerà un film di Davide Ferrario): una storia ambientata in una Torino grigia e desolata, dove Walter, il protagonista, è un ventenne senza qualità , in preda al vuoto psicologico perché privo di forti motivazioni per vivere. Lo stile, semplice ed estremamente asciutto, si accorda perfettamente all universo psicologico del personaggio. Ricordiamo poi la scrittrice marchigiana Silvia Ballestra (n. 1969), che nel 1991 pubblica un libro di racconti, Compleanno dell iguana, seguito l anno dopo dal romanzo La guerra degli Antò. Il suo tratto distintivo è lo stile: un originale amalgama di italiano medio, gerghi giovanili e dialetti regionali. Antò Lu Purk, personaggio che compare in entrambi i libri, parla per esempio un idioma che viene ironicamente definito «anglopescarese (un miscuglio di dialetto di Pescara e di lingua inglese, quest ultima diffusa nella comunicazione giovanile soprattutto in ambito musicale). Infine va citato il bolognese Enrico Brizzi (n. 1974), che scrive un romanzo subito dopo l esame di maturità, a diciannove anni: Jack Frusciante è uscito dal gruppo, pubblicato nel 1994. Il libro dedicato a «T. , cioè a Tondelli, alle cui indicazioni di poetica Brizzi si ispira è la storia di un anno scolastico in cui uno studente liceale, «il vecchio Alex , si innamora di una compagna di scuola, Adelaide, detta «Aidi . Anche in quest opera l autore riesce a rendere efficacemente il parlato giovanile. I pregi di libri come questi sono la scrittura immediata, diretta, dotata di una particolare freschezza; la capacità di riprodurre i gerghi e i linguaggi giovanili; la tendenza a presentare vicende e ambientazioni in cui i giovani lettori possono riconoscersi e identificarsi, in quanto fanno riferimento a esperienze comuni (scuola, università, servizio civile, problematiche sentimentali, familiari ecc.). Tuttavia vanno segnalati anche alcuni limiti, non direttamente presenti nei tre autori che abbiamo citato, ma certamente in altri che a essi si avvicinano per temi e stile: un minimalismo eccessivo sul piano delle situazioni rappresentate; l attenzione esclusiva alla dimensione del privato e l incapacità di confrontarsi con le problematiche sociopolitiche; infine una scrittura che talora rasenta un virtuosistico esercizio di stile. La narrativa pulp predilige il racconto di situazioni estreme e di violenza con l obiettivo di mettere in luce i caratteri della società consumistica. La narrativa pulp Negli anni Novanta, oltre all evoluzione della giovane narrativa, si assiste al fenomeno degli scrittori pulp o cannibali . Il primo aggettivo viene dal film Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino il quale a sua volta prende il titolo dai pulp magazine, i giornali popolari degli anni Trenta con racconti d appendice piuttosto duri nei contenuti e liberi nel linguaggio (il termine pulp indica appunto la polpa sanguinolenta profusa in queste storie) che questi autori riconoscono come fonte di ispi- 766 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA Locandina del film Pulp Fiction (1994), di Quentin Tarantino.

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi