Classe di letteratura - volume 3B

ti e reclutamento, mentre le ragazze corrono un rischio molto più elevato di violenza sessuale e di altro genere, incluso il matrimonio precoce e forzato. Di tutti i casi accertati di omicidi e mutilazioni, il 44% erano ragazzi, il 17% erano ragazze. Spesso sono gli archetipi culturali a determinare i rischi corsi da ragazze e ragazzi in conflitto: la maggiore libertà dei maschi, per esempio, li rende potenzialmente più a rischio di venire uccisi o mutilati a causa di ordigni inesplosi o di cecchini che li reputano un pericolo. Al contrario le ragazze, che sono più chiuse nei loro luoghi familiari, sono più esposte a violenze sessuali, sfruttamento e matrimoni precoci o forzati. I ragazzi sono anche più vulnerabili al reclutamento da parte di forze armate o gruppi armati. Se le stime sui minori arruolati per combattere parlano di un esercito di circa 300.000 bambini, dal report emerge che nel solo 2018 sono stati reclutati più di 7000 minori, la maggior parte in Somalia (2300) e in Nigeria (1947). Spesso sono stati rapiti e usati come combattenti, forzati a diventare scudi umani, abusati sessualmente e sfruttati, usati per trasportare esplosivi o come kamikaze. Una buona parte di coloro che vengono reclutati nei gruppi armati lo fanno volontariamente, in mancanza di opportunità educative o in casi di bisogno, anche solo per avere la possibilità di procurarsi del cibo o un posto dove stare. Sui casi accertati, l 84% coinvolgeva ragazzi e l 11% le ragazze, che spesso hanno più funzioni di supporto ai gruppi armati, per compiti domestici come la preparazione del cibo e la gestione dei figli dei combattenti, ma che vengono spesso abusate e sfruttate a scopo sessuale. Anche quando i bambini riescono a liberarsi dal giogo in cui sono finiti, il rientro nelle comunità è estremamente difficile, soprattutto per le ragazze che vivono lo stigma di essere state oggetto di violenza sessuale e che vengono quindi percepite come impure e disonorate e di conseguenza ripudiate dalla famiglia e dalla comunità. (Bambini, sono 415 milioni quelli che vivono in zone di guerra: dal 2010 le violazioni su di loro cresciute del 170%, la Repubblica , 13 febbraio 2020) Rifugiati in un campo profughi del Sud Sudan. LEGGI E COMPRENDI 1 Quali sono i principali rischi corsi dai bambini in zone di guerra? 2 In quale continente si trova il maggior numero di bambini che vive in zone di conflitto? RIFLETTI, SCRIVI, SOSTIENI 3 I bambini soffrono le conseguenze dirette e indirette dei conflitti e devono essere aiutati nelle loro esigenze specifiche. Sarebbe perciò importante che i governi e le parti in conflitto si assumessero la responsabilità dei crimini commessi ai danni dei minori e che la comunità internazionale si impegnasse a costruire piani di azione volti a garantire il loro recupero fisico e psicologico. In che modo si potrebbero raggiungere questi obiettivi? Attraverso quali azioni politiche, diplomatiche, economiche? Elabora un testo argomentativo su questo tema. Per fare ricerca Puoi approfondire l argomento sui siti di: Save the Children , organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini; Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l infanzia, nato nel 1946 per aiutare i bambini vittime della Seconda guerra mondiale, ma che da allora opera a favore dell infanzia in generale, soprattutto laddove i bambini pagano le conseguenze di guerre, fame e sfruttamento. 757

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi