Vincenzo Cardarelli

tuo divenir taciturno, v. 20), nonché l anafora della congiunzione e all inizio dei vv. 28-32. Notevoli sono anche i cumuli aggettivali: china eburnea e fulgente riferiti a fronte (vv. 4-5), musica ed esangue accompagnati al sostantivo fanciulla (v. 12), vergine e reclino attribuiti a capo (vv. 16-17). Infine, gli insistiti enjambement, dilatando i contenuti semantici oltre la misura del verso, contribuiscono a creare immagini vaghe e indefinite, che tendono a espandersi in una catena di suggestioni fantastiche. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 INTERPRETARE Esponi il contenuto della poesia in circa 10 righe. ANALIZZARE 2 Elenca tutti gli elementi della poesia utili a un ritratto fisico della Chimera. 3 Attraverso quali colori viene evocata la Chimera? Che cosa ti sembrano suggerire? 4 Individua alcuni degli enjambement presenti nel testo e spiegane la funzione espressiva. IN BREVE 5 Quale sentimento del poeta è reso, a tuo parere, dai numerosi vocativi? 6 Quale caratteristica della Chimera sembra suggerire l insistenza sul suo pallore? 7 I paesaggi ti sembrano descritti in maniera realistica o fantastica? Quali sensazioni trasmettono? Motiva la tua risposta adducendo opportuni riferimenti testuali. 8 Che cosa suggerisce l ultimo verso della poesia? Vincenzo Cardarelli | LA VITA | Vincenzo Cardarelli (all anagrafe Nazareno Caldarelli) nasce a Corneto Tarquinia (Viterbo) nel 1887. Autodidatta, lavora a Roma dal 1906 come correttore di bozze al quotidiano socialista Avanti! , di cui diviene poi redattore della terza pagina e cronista parlamentare. Nel 1919 è tra i fondatori della rivista La Ronda ; dal 1926 scrive per L Italiano , il periodico fondato da Leo Longanesi, e vi collabora fino alla chiusura, nel 1942. Nel secondo dopoguerra è condirettore della Fiera letteraria . Muore a Roma nel 1959. | LE OPERE | La sua prima raccolta di poesie, prose liriche e frammenti, intitolata Prologhi (1916, poi ripresa, insieme ai componimenti di volumi successivi, nel volume Poesie del 1942), mostra già la caratteristica costante della produzione di Cardarelli: un autobiografismo interiore e allusivo, che evita però la confessione diretta; è piuttosto un ampia meditazione, che si traspone in immagini di stagioni e di paesi, con toni pacati e un andamento di gusto classico, caratterizzato da chiarezza espressiva e compostezza formale. La poesia di Cardarelli è autobiografica, introspettiva e di gusto classico. Ha pubblicato anche volumi di prose d arte. Classicismo e prosa d arte La restaurazione classica e il ritorno a Leopardi, intesi come freno al dannunzianesimo e all impressionismo dei vociani, costituiscono la base del canone estetico e della poetica di Cardarelli, nonostante il fondo sensuale, ancora vagamente decadente, della sua ispirazione. Nei suoi volumi di prose Favole e memorie (1925), Il sole a picco (1929), Il cielo sulle città (1939) troviamo nitidi esempi di prosa d arte secondo i canoni rondeschi, di cui egli è il principale teorico. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 75

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi