Aracoeli

IN BREVE Le reazioni della critica sono però fredde, se non dichiaratamente ostili. Il dibattito che si sviluppa sui giornali e sulle riviste di sinistra stigmatizza la mancanza di impegno ideologico del libro; in particolare, si denuncia il suo pessimismo e la sfiducia nelle possibilità di cambiare il corso degli eventi. Lo scrittore Pier Paolo Pasolini, amico di Elsa Morante, le rimprovera lo stile manieristico nella costruzione dei personaggi e nelle scelte linguistiche (una riproduzione goffa e poco convincente del dialetto romanesco). Testo PLUS Il piccolo Useppe | ARACOELI | Nel 1976 Elsa Morante comincia Aracoeli (che uscirà nel 1982), il suo quarto e ultimo romanzo, per la cui stesura si reca più volte in Andalusia. Protagonista e narratore dell opera è Manuel, un omosessuale di quarantatré anni ossessionato dalla memoria dell infanzia e dalla figura della madre spagnola, Aracoeli, andata in sposa giovanissima a un ufficiale dell esercito italiano. La lingua materna delle nenie e delle canzoni infantili continua a risuonare nella mente del protagonista, che, ormai alle soglie della maturità, rimpiange la perdita della madre insieme a quella della propria giovinezza. Se l Isola di Arturo era un romanzo di formazione, qui ci troviamo di fronte a «una Bildung all inverso (Rosa): in un viaggio a ritroso nella memoria, Manuel si reca a El Almendral, villaggio d origine della madre scomparsa, per tentare di ritrovare le tracce di lei bambina e dello zio di cui porta il nome. In modo ancora più intenso e drammatico rispetto ai romanzi precedenti, Aracoeli mette in primo piano la coppia madre-figlio, raccontando attraverso la giustapposizione dei piani temporali e l uso calibrato del flash back lo splendore dell infanzia e la discesa agli inferi rappresentata dall età adulta. Il bombardamento di San Lorenzo / T3 / La Storia, cap. 3 / La morte dal cielo / Insieme a quelle di Ida e dei suoi figli, La Storia racconta le vicende corali della popolazione romana, costretta ad affrontare la tragedia delle persecuzioni razziali e della guerra. Nel brano che riportiamo è descritto uno degli episodi più terribili per Roma: il bombardamento del quartiere popolare di San Lorenzo, il 19 luglio 1943, che provocò più di tremila morti. L operazione militare è voluta dagli alleati per fiaccare il morale della popolazione e accelerare la fine del regime (che effettivamente cadrà pochi giorni dopo, il 25 luglio), ma ciò che sta a cuore alla scrittrice non sono tanto le dinamiche della storia politica o militare, quanto i riflessi di quegli eventi sulle persone comuni, le più indifese. Audio LETTURA 5 Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. Faceva un tempo sereno e caldissimo. Secondo un abitudine presa in quell estate per i suoi giri dentro al quartiere, Ida era uscita, come una popolana, col suo vestito di casa di cretonne1 stampato a colori, senza cappello, le gambe nude per risparmiare le calze, e ai piedi delle scarpe di pezza con alta suola di sughero. Useppe non portava altro addosso che una camiciolina quadrettata stinta, dei calzoncini rimediati di cotone turchino, e due sandaletti di misura eccessiva (perché acquistati col criterio della crescenza) che ai suoi passi sbattevano sul selciato con un ciabattio. In mano, teneva la sua famosa pallina 1 cretonne: tessuto di cotone stampato a tinte vivaci. L AUTRICE / ELSA MORANTE / 749

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi