Le opere della maturità

IN BREVE | Le opere della maturità | | IL MONDO SALVATO DAI RAGAZZINI | Come abbiamo visto, gli anni Sessanta sono anni di grande trasformazione, nella società, nella cultura italiana, e anche nella letteratura: soprattutto i giovani, nel 1968, sono protagonisti di un movimento di protesta e di contestazione, che critica la tradizione e l autorità. In quell anno l autrice pubblica Il mondo salvato dai ragazzini, una raccolta di testi piuttosto eccentrica e difficile da classificare entro le coordinate di un genere preciso, ma composta per lo più da poesie dedicate ai giovani. I temi sono svariati: il dolore per la morte di un amico, l esperienza dei paradisi artificiali e delle droghe, l idea della poesia e dell arte letteraria come soluzione alle tensioni disgreganti della realtà, la distinzione tra i «Felici Pochi che riconoscono la realtà affidandosi alla bellezza del sogno e dell immaginazione e gli «Infelici Molti , ossia i potenti, i cinici e tutti gli indifferenti che governano il mondo e che hanno perso l ingenuità e la spontaneità. | LA STORIA | Iniziato nel 1971, nel 1974 esce La Storia, pubblicato da Einaudi in edizione economica per volontà della stessa Morante, affinché fosse accessibile a un vasto numero di lettori. Si tratta di un romanzo storico, ambientato tra il 1941 e il 1947, durante la Seconda guerra mondiale e l inizio del dopoguerra. La struttura dell opera è particolare: a ogni capitolo l autrice antepone un resoconto degli avvenimenti storici che fanno da cornice ai fatti narrati. L ispirazione è legata a un fatto di cronaca: il ritrovamento, in un appartamento del quartiere romano di Testaccio, di una madre impazzita, del figlioletto morto e di una cagna furiosa. L opera realizza l intento della scrittrice di raccontare le brevi esistenze di coloro che vivono ai margini della Storia; tali sono i protagonisti del romanzo: Ida, una maestra di scuola elementare, ebrea per parte di madre, rimasta vedova; i suoi figli Antonio, detto Nino, e Giuseppe, detto Useppe; i cani Blitz e Bella. Il romanzo racconta la tragica storia di una donna e dei suoi due figli alla fine della Seconda guerra mondiale in una Roma sconvolta dai bombardamenti. La morte dei figli porta la madre alla follia. La trama Un giorno del gennaio 1941, Ida viene seguita da un giovane soldato tedesco in partenza per l Africa (dove poi morirà), che le usa violenza. Rimasta incinta, partorirà il piccolo Useppe nel Ghetto, assistita da un ostetrica ebrea. In seguito ai bombardamenti del quartiere di San Lorenzo, la famiglia è costretta a riparare in un capannone alla periferia di Roma dove, in un unico stanzone, vivrà fino alla fine della guerra. Qui, una notte, si presenta un giovane, Carlo Vivaldi, che instaura un legame d amicizia con Nino. Egli rivela le sue idee anarchiche e la sua vera identità (è in realtà un ebreo di nome Davide Segre) solo dopo essere diventato un partigiano. Terminata la guerra, Ida e Useppe fanno ritorno in città: il bambino, di un intelligenza e d una vivacità fuori del comune, è però affetto da epilessia, malattia che lo porta alla morte a soli sei anni. Nel frattempo, anche Nino e Davide Segre muoiono, il primo vittima di un incidente stradale, il secondo, con ogni probabilità, in seguito a un overdose di barbiturici. Ida sopravvive ai propri figli, ma è ormai lontana dal mondo e dalla vita. L autrice guarda con pessimismo e fatalismo alle tragedie sociali e individuali. Un romanzo controverso Il romanzo consegna al lettore una visione tragica e fatalistica della Storia: il fine dell autrice, realizzato nella Storia con maggiore respiro che negli altri romanzi, è trovare le parole per raccontare l orrore. Al tempo stesso, tuttavia, l opera è anche una testimonianza della forza d animo e del desiderio di felicità dei suoi protagonisti. 748 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi