Lo scialle andaluso

IN BREVE minate, l ingenuità felice del bambino che vedeva sé stesso e il mondo attraverso il filtro favoloso della sua ingenuità. Nel romanzo lo spazio è circoscritto all isola di Procida, con la sua natura incontaminata. Il tempo della storia è di due anni, precedenti la Seconda guerra mondiale, ma il tempo del racconto è indefinito e astorico. Lo spazio e il tempo La vicenda di Arturo ha come sfondo esclusivo il paesaggio dell isola di Procida, che il narratore descrive con attenzione precisa ai dati naturalistici e dal quale, nel racconto, non si allontana mai. Dietro la fedeltà al reale, però, la rievocazione rivela qualcosa in più: l incontaminata natura dell isola, le casette e il carcere caricano il luogo di significati ulteriori, mitici e simbolici. In questa atmosfera fiabesca, infatti, il giovane Arturo vive un infanzia priva di dolore, o di noia, pensando a sé stesso come a un principe, protagonista di avventure eroiche come quelle dei suoi libri. Se lo spazio è ben delimitato e rigorosamente chiuso, il tempo della storia, invece, non viene chiarito con precisione fino al capitolo finale. Solo nelle ultime pagine, si scopre che la vicenda si svolge nei due anni che precedono la Seconda guerra mondiale, perché Arturo viene a conoscenza di «grandi eventi internazionali di cui, nel suo isolamento, non aveva sentito nulla. Siamo, dunque, alla fine degli anni Trenta, ma nulla, nella rappresentazione dell isola e nel racconto, ci lascia capire la precisa storicità della vicenda che, al contrario, sembra vaga e sospesa in un generico passato. Il protagonista matura nel corso della storia e acquista consapevolezza di sé, ma è come se questa crescita significasse la perdita di uno stato felice di onnipotenza e libertà. La storia di una maturazione L isola di Arturo propone uno schema narrativo che possiamo ricondurre a quello del romanzo di formazione ottocentesco. A ben vedere, infatti, Arturo passa, nel corso della vicenda, dall infanzia all età adulta: il mondo intatto e meraviglioso dei suoi primi anni di vita si infrange contro la traumatica scoperta della verità, prima dei suoi sentimenti per Nunziata, poi della vita reale del mitizzato Wilhelm. Elsa Morante propone così, nella storia di Arturo, la vicenda universale della crescita, il passaggio dal narcisismo infantile, che ci mette al centro dell universo, al mondo dei grandi, regolato da leggi che l età dell innocenza non comprende: l amore, il dolore, la menzogna, il contrasto tra desiderio e dovere. Ma questa evoluzione non costituisce, per la scrittrice, una conquista: se da una parte, infatti, l Arturo che lascia l isola è veramente carico di esperienza e pronto ad affrontare il mondo, dall altra egli, anche da uomo fatto, si riconosce confuso e incapace di capire realmente il proprio passato. Un passato che, benché concluso, continua a esercitare, sul narratore, un irresistibile, magnetica attrazione. Lo stile del romanzo riflette per enfasi ed emotività la sensibilità del giovane protagonista. La lingua di Arturo Il romanzo adotta uno stile enfatico ed emotivo, carico di pathos e di figure retoriche, per coinvolgere il lettore e aiutarlo a capire, anche attraverso l espressione, l acuta sensibilità e la facile eccitabilità di Arturo. Si riscontrano, così, esclamazioni teatrali, domande retoriche, dialoghi concitati e mossi, evidenziati, anche nelle scelte tipografiche, da corsivi e maiuscoletti. Abbondano i paragoni e le metafore, per dare al discorso del protagonista una suggestiva nota lirica, come per farci capire la sottigliezza delle sue percezioni e la creatività della sua immaginazione. | LO SCIALLE ANDALUSO | A Menzogna e sortilegio e a L isola di Arturo, segue, nel 1963, la raccolta Lo scialle andaluso, composta di dodici racconti giovanili. Le storie riproducono, in scala minore, i motivi prediletti dalla scrittrice, rappresentati in scala maggiore nei suoi romanzi: anche se il titolo del libro riprende solo quello dell ultimo racconto, dove la complessa relazione di affetto e gelosia tra una madre e suo figlio è simboleggiata dallo scialle andaluso della donna, i temi e le atmosfere della raccolta sono molteplici, toccando i sentimenti dell adolescenza (Il compagno), le evocazioni fiabesche e magiche (Il ladro dei lumi), la malinconia (Il cugino Venanzio). L AUTRICE / ELSA MORANTE / 739

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi