Classe di letteratura - volume 3B

I grandi temi IN BREVE Così come la storia, anche la vita è crudele: civiltà e barbarie coincidono. DAI TEMI ai testi: T3 > p. 749 comuni, le norme violente della morale borghese), dissacrandoli e privandoli dell ingenuità e della spontaneità. Le vicende umane presentano dunque sempre la medesima opposizione: da una parte regna la Storia con la S maiuscola, quella ufficiale, la macchina del potere che produce sangue, rovina e genocidi; dall altra quella delle masse di semplici e anonimi individui destinati al sacrificio alla stregua di cavie indifese. Un destino senza riscatto La tragica vicenda del piccolo Useppe, inerme rappresentante di un umanità vergine esposta alla crudeltà del mondo degli adulti, simboleggia la visione cupa e straziante che Elsa Morante ha della vita: le incessanti domande che il bambino si pone sul perché si nasce e si vive in questo mondo segnato dal dolore non possono che rimanere senza risposta. La malattia che lo ucciderà, l epilessia, rappresenta il segno inemendabile di un destino a cui non possono sottrarsi né lui né la madre, la quale concluderà i suoi giorni in manicomio. Non è un caso, naturalmente, che il romanzo si chiuda con la negazione di quello che la scrittrice considera un dono sublime e miracoloso: la maternità. una condanna che incarna l essenza più intima di una civiltà che coincide, di fatto, con la barbarie. LA VISIONE DELLA STORIA condanna della violenza e della sopraffazione a danno dei più deboli duplice volto dello sviluppo storico la Storia (con S maiuscola) dei grandi e dei potenti Un fotogramma dal film L isola di Arturo (1962), diretto da Damiano Damiani e tratto dal romanzo omonimo di Elsa Morante. 736 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA la storia (con s minuscola) delle masse semplici e anonime

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi