Classe di letteratura - volume 3B

105 110 115 democrazia, credo nel parlamento e credo nei partiti. E naturalmente attraverso la mia particolare ottica che è quella di un comunista. Sono pronto a ritirare la mia mozione di sfiducia (anzi non aspetto altro che questo) solo quando un uomo politico non per opportunità, cioè non perché sia venuto il momento, ma piuttosto per creare la possibilità di tale momento deciderà di fare i nomi dei responsabili dei colpi di Stato e delle stragi, che evidentemente egli sa, come me, ma su cui, a differenza di me, non può non avere prove, o almeno indizi. Probabilmente se il potere americano lo consentirà17 magari decidendo «diplomaticamente di concedere a un altra democrazia ciò che la democrazia americana si è concessa a proposito di Nixon18 questi nomi prima o poi saranno detti. Ma a dirli saranno uomini che hanno condiviso con essi il potere: come minori responsabili contro maggiori responsabili (e non è detto, come nel caso americano, che siano migliori). Questo sarebbe in definitiva il vero colpo di Stato. 17 se il potere americano lo consentirà: Pasolini allude agli stretti legami politici ed economici tra Italia e Stati Uniti, ipotizzando che senza il benestare americano i responsabili delle stragi nel nostro paese non potranno mai essere identificati. 18 Nixon: Richard Nixon (1913-1994), politico repubblicano, presidente degli Stati Uniti per due mandati consecutivi, dal 1968 al 1974. Proprio nel 1974 fu costretto alle dimissioni in seguito allo scandalo del Watergate. Quest ultimo era la sede, a Washington, del Partito democratico, in cui fu compiuto nel 1972 un tentativo di effrazione ordinato dal Partito repubblicano. Il successivo insabbiamento dell inchiesta, in cui Nixon ebbe parte attiva, fu denunciato dal quotidiano Washington Post , dando luogo a uno scandalo che costrinse Nixon a dimettersi. Per Pasolini il rigore della politica e della società americana nei confronti di Nixon rappresenta un caso di corretto funzionamento della democrazia, cosa che invece in Italia rischiava di non essere possibile proprio per la sudditanza dei nostri governi agli interessi degli Stati Uniti. ANALISI ATTIVA Un potente atto d accusa I contenuti tematici La vocazione all impegno, a una critica alla società italiana e alle sue storture, porta Pasolini a pronunciare un durissimo atto d accusa contro la classe politica al potere, responsabile a suo modo di vedere delle stragi della cosiddetta strategia della tensione . Con questa espressione ci si riferisce a una serie di attentati (a partire dalla fine del 1969) nei quali furono forse coinvolti anche i servizi segreti italiani e quelli di altri paesi alleati (soprattutto gli Stati Uniti). Tali azioni terroristiche erano volte a creare, nella società italiana, incertezza, paura, tensione appunto, per scoraggiare le crescenti prospettive di cambiamento sociale e politico (va ricordato che risalgono a pochi mesi prima l autunno caldo nelle fabbriche e la contestazione studentesca). Lo scrittore afferma di conoscere i nomi dei mandanti dei vari tentati golpe e delle bombe fatte esplodere in Italia dal 1969 (12 dicembre, la strage di piazza Fontana a Milano) in poi (28 maggio 1974, la strage di piazza della Loggia a Brescia; 4 agosto 1974, quella del treno Italicus, il Roma-Brennero, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna). Si tratterebbe, per Pasolini, di una prima fase organizzata per contrastare l avanzata del Partito comunista (la strage di Milano del 1969) e di una seconda messa in atto per arrestare la crescita di consensi popolari verso la destra missina (le due stragi del 1974). 1. Quali categorie di persone sono, secondo Pasolini, coinvolte nelle stragi e nei tentativi di colpo di Stato? Il ruolo degli intellettuali Lo scrittore sa, ma non ha né prove né indizi: sa perché è un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l arbitrarietà, la follia e il mistero (rr. 33-37). 716 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi