Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE Edonismo e individualismo sono i bersagli della critica pasoliniana. La falsa tolleranza della civiltà dei consumi Negli Scritti corsari Pasolini affron ta vari argomenti: la società dei consumi, il potere coercitivo da essa esercitato sulle co scienze dei singoli, il cambiamento «antropologico degli italiani, la rivoluzione sessuale, il ruolo della religione cattolica nell Italia contemporanea, la contestazione giovanile, in somma i temi più rilevanti dell epoca. In occasione del referendum del 12 maggio 1974 voluto da Dc e Msi per abrogare la legge istitutiva del divorzio (approvata dal parlamento italiano nel 1971), Pasolini prevede la vittoria dei no , cioè di coloro che avrebbero votato per mantenere, nella nostra legi slazione, la possibilità di divorziare. Ma questo a suo modo di vedere non sarebbe sta to l esito di una nuova mentalità laica e al passo coi tempi, bensì il risultato di una domi nante mentalità individualistica ed edonistica, diffusasi con il consumismo. Lo scrittore ama andare controcorrente, all interno dello schieramento comunista e pro gressista, come appare chiaro anche nel caso della battaglia volta a legalizzare l aborto. questa un ipotesi su cui la sua coscienza lo spinge a esprimere alcune riserve. Scrive in un capitolo dal titolo significativo, 19 gennaio 1975. Il coito, l aborto, la falsa tolleranza del potere, il conformismo dei progressisti: «Sono [...] traumatizzato dalla legalizzazione dell aborto, perché la considero, come molti, una legalizzazione dell omicidio . Egli intra vede nella richiesta generalizzata dell aborto un ulteriore conferma di quella «rivoluzione antropologica operata nel popolo italiano dalla società dei consumi: «L aborto lega lizzato è [...] una enorme comodità per la maggioranza. [...] Ma questa libertà [...] da chi è stata tacitamente voluta, tacitamente promulgata e tacitamente fatta entrare, in modo ormai irreversibile, nelle abitudini? Dal potere dei consumi, dal nuovo fascismo . E spie ga: «Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore . In altre parole, la legalizzazione dell aborto è per Pasolini conseguenza di retta di una libertà sessuale vissuta in chiave consumistica. La critica al presente non è passatismo, ma nostalgia dell essenziale. Il rimpianto del mondo contadino Per questa sua critica al presente Pasolini è sta to tacciato di passatismo, cioè di idealizzare in modo nostalgico un età premoderna. Su questo punto, nel capitolo 8 luglio 1974. Limitatezza della storia e immensità del mondo contadino, risponde piccato a Italo Calvino, che lo aveva accusato di «rimpiangere l Ita lietta del ventennio fascista, un Italia quanto mai piccoloborghese, provinciale e repres siva, soprattutto nei confronti di chi era diverso, non conformista: «L Italietta è piccolo borghese, fascista, democristiana; è provinciale e ai margini della storia; la sua cultura è un umanesimo scolastico formale e volgare. Vuoi che rimpianga tutto questo? Per quel che mi riguarda personalmente, questa Italietta è stata un paese di gendarmi che mi ha arre stato, processato, perseguitato, tormentato, linciato per quasi due decenni . Pasolini ammette invece di dolersi del tramonto definitivo del mondo contadino, spie gando che le generazioni precedenti non vivevano un «età dell oro , bensì l «età del pa ne . E spiega: «Erano cioè consumatori di beni estremamente necessari. Ed era questo, forse, che rendeva estremamente necessaria la loro povera e precaria vita. Mentre è chia ro che i beni superflui rendono superflua la vita . Anche il falso ribellismo borghese viene denunciato da Pasolini come un fenomeno di dilagante conformismo. La contestazione giovanile Un altro tema sviluppato negli Scritti corsari è quello della contestazione giovanile e studentesca, particolarmente accesa nella società italia na tra il 1968 e la prima metà degli anni Settanta. Pasolini accusa i giovani contestatori di conformismo. In un celebre capitolo (il primo del volume) sulla moda dei capel li lunghi, 7 gennaio 1973. Il «Discorso dei capelli, l autore racconta di aver visto per la L AUTORE / PIER PAOLO PASOLINI / 699

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi