Il castello dei destini incrociati

IN BREVE Città invisibili, spettacolo degli artisti italiani del Teatro Potlach ispirato al romanzo di Calvino, in scena a Braga (Portogallo) l 8 settembre 2012. tari Kublai Khan, descrive a quest ultimo le città che all interno del vastissimo impero il sovrano non ha mai avuto il tempo di visitare. Le città invisibili è un romanzo aperto. Si tratta di un libro dove il lettore può muoversi liberamente, dentro una cornice costituita dai resoconti che Marco Polo fa all imperatore dei Tartari su 55 città del suo impero. Testo PLUS Zenobia L ordine della scrittura e la molteplicità del reale L opera è divisa in 9 capitoli i quali accolgono le descrizioni di 55 città, indicate con nomi di donna che fanno riferimento alla cultura classica. Ogni capitolo è aperto e chiuso da brevi presentazioni e dai dialoghi tra Marco Polo e l imperatore, che ne costituiscono dunque la cornice, mentre ogni città viene classificata entro una delle 11 possibili categorie individuate dall autore ( Le città e la memoria , Le città e il desiderio , Le città e i segni , Le città sottili , Le città e gli scambi , Le città e gli occhi , Le città e il nome , Le città e i morti , Le città e il cielo , Le città continue e Le città nascoste ). Calvino ottiene così una struttura rigorosamente simmetrica che garantisce unità all opera, le cui parti possono però essere lette anche autonomamente. La pratica della riscrittura (i riferimenti al Milione sono espliciti) e la mescolanza di vari generi, dalla favola allegorica al racconto filosofico, dal trattato alla novella, sono aspetti che anticipano le caratteristiche tipiche della letteratura postmoderna. Sulla dimensione simbolica dei racconti di Marco Polo agisce inoltre il filtro dei ricordi e della fantasia, che abbatte il tempo e lo spazio: poiché, come scrive l autore, le cose «valgono non per se stesse ma come segni d altre cose , le città descritte si rivelano in realtà altrettanti travestimenti della città natale di Marco Polo, Venezia, e i rapporti tra di esse sono sempre determinati da una logica combinatoria che attiva o dissolve le relazioni tra le innumerevoli forze che costituiscono una realtà molteplice e indecifrabile. | IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI | Tra le opere di Calvino, questo è forse il testo combinatorio per eccellenza. Pubblicato in parte nel 1969, il romanzo esce in edizione definitiva nel 1973, con l aggiunta di una seconda sezione, La taverna dei destini incrociati, e di un importante postfazione. Il castello dei destini incrociati è un romanzo combinatorio: i personaggi non possono parlare a causa di un incantesimo e utilizzano un mazzo di tarocchi per raccontare le loro storie, combinando in svariati modi le stesse carte. L intreccio di un racconto senza fine L opera prende avvio da una tipica situazione della tradizione novellistica: un cavaliere medievale cerca ospitalità in un castello e siede al tavolo con altri commensali, ma a causa di un sortilegio nessuno è in grado di proferire parola. Da qui il ricorso a un linguaggio altro : per comunicare, i personaggi estraggono da un mazzo di tarocchi alcune carte (riprodotte ai margini della pagina stampata) e le dispongono sul tavolo, combinandole in innumerevoli serie di figure e di segni che assumono di volta in volta particolari significati. Ogni narratore sviluppa così una propria storia componendo con le L AUTORE / ITALO CALVINO / 647

Classe di letteratura - volume 3B
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