T9 - L’arrivo all’abbazia

IN BREVE Il nome della rosa è un romanzo storico, ma è anche un giallo, un romanzo filosofico e un romanzo di formazione: la contaminazione di tanti generi ne fa un opera aperta a svariati percorsi di lettura. Un opera postmoderna In virtù della sua ambientazione medievale, Il nome della rosa può essere definito un romanzo storico, con atmosfere e toni che si rifanno al romanzo gotico. La vicenda centrale della trama, l indagine condotta da Guglielmo da Baskerville, lo configura però anche come un giallo. Le ampie digressioni sulla cultura filosofica medievale suggeriscono inoltre un ulteriore livello di lettura, che avvicina l opera al romanzo filosofico. Infine, il percorso di crescita intellettuale di Adso e la sua iniziazione alla vita ricordano da vicino i canoni tipici del romanzo di formazione. Questa pluralità di piani compositivi (e dunque di possibilità di lettura) rende Il nome della rosa un opera pienamente postmoderna, che tende a reinterpretare le convenzioni di genere in un ottica di contaminazione fra alto e basso, colto e popolare. Ciò garantisce una diversa fruibilità del testo nelle varie fasce di pubblico: il lettore meno colto tenderà a soffermarsi sulla dimensione narrativa che avvicina l opera al thriller, mentre quello culturalmente più preparato apprezzerà la precisione della ricostruzione storica. Solo i lettori che conoscono la medievistica, infine, saranno in grado di cogliere i riferimenti ad alcuni fatti e testi che l autore ha dissimulato nel racconto. L arrivo all abbazia / T9 / Umberto Eco, Il nome della rosa / Un frate detective e il suo giovane aiutante / Il frate francescano Guglielmo da Baskerville si reca presso un abbazia dell Italia del Nord per partecipare a un incontro in cui verranno discusse alcune questioni teologiche. Lo accompagna il giovane novizio benedettino Adso da Melk, che segue Guglielmo per perfezionare la propria istruzione e che, nella finzione narrativa, è la voce narrante dell intera vicenda. Riportiamo qui le pagine che descrivono l arrivo dei due religiosi all abbazia. 5 10 Mentre i nostri muletti1 arrancavano per l ultimo tornante della montagna, là dove il cammino principale si diramava a trivio,2 generando due sentieri laterali, il mio maestro3 si arrestò per qualche tempo, guardandosi intorno ai lati della strada, e sulla strada, e sopra la strada, dove una serie di pini sempreverdi formava per un breve tratto un tetto naturale, canuto4 di neve. «Abbazia ricca , disse. «All Abate piace apparire bene nelle pubbliche occasioni . Abituato come ero a sentirlo fare le più singolari affermazioni, non lo interrogai. Anche perché, dopo un altro tratto di strada, udimmo dei rumori, e a una svolta apparve un agitato manipolo di monaci e di famigli. Uno di essi, come ci vide, ci venne incontro con molta urbanità:5 «Benvenuto signore , disse, «e non vi stupite se immagino chi siete, perche siamo stati avvertiti della vostra visita. Io sono Remigio da Varagine, il cellario6 del monastero. E se voi siete, come credo, 1 muletti: piccoli muli. 2 trivio: incrocio fra tre strade. 3 il mio maestro: Guglielmo da Baskerville. 4 canuto: bianco. 5 urbanità: educazione, cortesia. 6 cellario: il monaco economo. Le parole valgono famiglio Nel Medioevo il termine famiglia poteva significare non solo la realtà a cui oggi ci riferiamo con questo vocabolo, ma anche il complesso dei non liberi che abitavano su terre altrui ed erano soggetti alla potestà del medesimo padrone: quindi le persone di servizio, la servitù. Da qui, famiglio è il servitore, il domestico. Fino a non molti decen- ni fa, in alcune località dell Italia settentrionale, il famiglio era la persona addetta alla cura, al governo e alla mungitura delle vacche, o in genere a lavori dell azienda agricola. L antica voce famiglio è rimasta, specie nell italiano burocratico, con usi specifici e in pochi casi. Spiega che cosa significano i seguenti sintagmi: «i famigli del comune ; «i famigli di un collegio, di un accademia militare (e simili) . IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 597

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi