Pagine di realtà - Mafia e omertà

AGENDA 2030 cazion CA e CIVI Pagine di realtà OBIETTIVO GIUSTIZIA E 16 PACE, ISTITUZIONI SOLIDE Edu Mafia e omertà Uno psicologo clinico, Gianluca Lo Coco (n. 1970), professore di Scienze psicologiche all Università di Palermo, indaga le dinamiche psichiche, antropologiche e sociali dell omertà nelle società mafiose. Il codice dell omertà rappresenta, da un punto di vista psicologico, la difesa del proprio spazio familiare interno, dell onore del proprio gruppo di appartenenza. La famiglia mafiosa insegna ai suoi membri il culto della non-parola , del silenzio, come requisito essenziale dell essere uomini. Questa mentalità, poi, si estende facilmente laddove le mafie sono particolarmente radicate dalle famiglie mafiose in senso stretto a gran parte della società. L analisi delle relazioni tra segreto e omertà rappresenta uno dei possibili vertici dai quali osservare la realtà delle famiglie mafiose, una dimensione quasi essenziale della loro presenza: basti pensare che della vita delle famiglie di mafia abbiamo saputo pochissimo fino a pochi anni fa, l alone di segreto e di riservatezza che circondava questo mondo è stato assoluto. [...] La virità si rici a lu cunfissuri (la verità si dice solo al confessore); Cu è surdu, orbu e taci, campa cent anni mpaci (chi è sordo, orbo e tace, vive cento anni in pace); La vucca è tradituri ri lu cori (la bocca è traditrice del cuore). Questi proverbi e detti popolari siciliani ci mettono di fronte a un universo di discorso in cui la parola e l atto del parlare, del dire la verità, assumono una valenza specifica a livello culturale. Possiamo dire che la cultura antropologica siciliana è una cultura del silenzio, della non-parola: si ritiene che la parola omertà derivi come ètimo da omo (uomo), come essere uomo, o da umirtà (umiltà) [...]. Omertà come codice d onore del Una manifestazione antimafia a Gela, in Sicilia. La Strage di Capaci (1992), in cui morì il giudice antimafia Giovanni Falcone. vero uomo che non parla di fronte all estraneo, all autorità pubblica. Se un uomo subisce un torto, non deve denunziarlo a chi di dovere, ma farsi giustizia da sé, senza ricorrere alla giustizia. Se interrogato non deve dire nulla, l accusa più infamante verso sé stessi è quella di spia. Il vero uomo non parla, non mostra i suoi sentimenti, è coraggioso, sa farsi giustizia da solo. Se andiamo a rileggere le prime descrizioni del mafioso di cento anni fa, ritroviamo sorprendentemente le stesse categorie descrittive, come se l antropologia locale di una popolazione si sovrapponesse alla figura dell uomo d onore. [...] La cultura dell omertà è un dato antropologico trasmesso da secoli a livello transgenerazionale, un codice familiare e sociale al quale adeguarsi per essere accettati dal proprio gruppo di appartenenza. Dal nostro punto di vista l omertà raffigura il senso di un appartenenza fondata su una scissione: da un lato la mia famiglia, la dimensione naturale del Noi («noi siamo una sola fa-

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi