Classe di letteratura - volume 3B

15 20 25 30 35 40 45 50 Entrando, ti danno un carrettino di fil di ferro, che devi riempire di merce, di prodotti. Vendono e comprano ogni cosa; gli emitori6 hanno la pupilla dilatata, per via dei colori, della luce, della musica calcolata, non battono più le palpebre, non ti vedono, a tratti ti sbattono il carrettino sui lombi, e con gesti da macumbati raccattano scatole dalle cataste e le lasciano cadere nell apposito scomparto. Nessuno dice una parola, tanto il discorso sarebbe coperto dalla musica e dal continuo scaracchiare7 delle calcolatrici. Il bancone giù in fondo è quello delle carni. Dietro c è una squadra di macellai e macellaie che spartono8 terga di bove, le affettano, le piazzano sul vassoino di cartone, le involgono nel cellofan e poi richiudono con un saldatore elettrico. Davanti al bancone sostano le donnette, ognuna ha in mano un vassoino di carne e lo guarda senza vederlo, lo tasta, lo rimette al suo posto, ne piglia un altro. La donnetta accanto a lei prende a sua volta il vassoino scartato, lo guarda, lo tasta, lo rimette al posto suo, e avanti. Nelle ore di punta il vassoino non fa nemmeno più in tempo a ritornare sul bancone: appena visto e tastato, passa in mano a un altra donna, percorre tutta la fila delle donnette chine come tanti polli a beccare in un pollaio modello. Poi ritorna indietro. Sarebbe una grossa perdita di tempo, e di guadagno, ma ci sono degli specialisti in borghese che, alle spalle delle donnette ipnotizzate, provvedono di soppiatto a colmare fino al dovuto il carretto in attesa, oppure a spostarlo, in modo che i più solerti, sbagliandosi, stivino di merce anche il veicolo dei più tardivi, e tutti, alla fine, abbiano comprato pressappoco la stessa roba, e nella stessa quantità. Continua la musica ipnotica e quando la gente è arrivata alla cassa, ormai paga automaticamente tutto quel che si ritrova a trascinare nel carretto. Gli emitori con automobile spesso prendono due carretti a testa e non se ne vanno finché non li abbiano visti ben pieni. La fila delle cassiere è sempre attiva ai calcolatori, e le dita saltabeccano9 di continuo sui tasti, come cavallette impazzite. In testa hanno un berrettino azzurro col nome del bottegone, non battono palpebra, fissano i numerini con le pupille dilatate, e ogni giorno hanno il visino più smunto, le occhiaie più bluastre, il colorito più terreo, il collo più vizzo, come tante tartarughette. Ci sono anche giovinastri neri e meridionali, con scatole e appositi portacarichi, i quali trascinano fino alle auto la caterva degli acquisti, dodici bottiglie di acqua gazzosa, dieci pacchetti di gallettine, olive verdi col nocciolo e senza, gli assorbenti igienici per la signora, perché tanto anche sto mese ci sono stati attenti,10 un osso di plastica per il barboncino, venti barattoli di pomodori (anzi di pomidoro,11 dicono), un pelapatate americano brevettato, che si adopera anche con la sinistra, i grissini, gli sfilatini, i salatini, gli stecchini, i moscardini e i tovagliolini di carta con le figure a fantasia, tanto spiritosi, tanto divertenti.12 6 emitori: latinismo per compratori . 7 scaracchiare: letteralmente significa emettere sputi catarrosi , ma indica qui il rumore dei tasti pigiati sui calcolatori alle casse. 8 spartono: dividono, tagliano (il verbo è usato in luogo della forma più comune spartiscono ). 9 saltabeccano: saltellano. 10 perché attenti: è un pensiero ironicamente attribuito ai personaggi. 11 pomidoro: forma plurale del sostantivo pomodoro, in quegli anni ancora comune nel Nord Italia. 12 tanto divertenti: anche in questo caso il narratore si prende ironicamente gioco dei compratori e dei loro commenti. Le parole valgono macumbato Macumba è la denominazione di particolari riti, propri dei culti spiritistici del Brasile, di natura sincretistica, derivati da tradizioni sia africane sia amerindie: sono volti a ottenere la liberazione dal male e consistono in danze accompagnate da musiche e canti spinti fino al parossismo, per giungere a stati di estasi o trance ritenuti prova della possessione da parte della divinità o degli antenati. Perciò macumbato è chi si trova in preda all eccitazione e all esaltazione proprie della macumba, e per questo si muove come un automa. Componi una frase che contenga questo aggettivo. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 585

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi