Classe di letteratura - volume 3B

30 35 40 45 50 55 Ed erano appunto in procinto di addivenire14 a quell atto imprevisto, e però curiosissimo, ch era così instantemente15 evocato dalla tensione delle circostanze. Estraevano, con distratta noncuranza, di tasca, il portasigarette d argento: poi, dal portasigarette, una sigaretta, piuttosto piena e massiccia, col bocchino di carta d oro; quella te la picchiettavano leggermente sul portasigarette, richiuso nel frattempo dall altra mano, con un tatràc; la mettevano ai labbri;16 e allora, come infastiditi, mentre che una sottil ruga orizzontale si delineava sulla lor fronte, onnubilata di cure altissime,17 riponevano il trascurabile portasigarette. Passati alla cerimonia dei fiammiferi, ne rinvenivano finalmente, dopo aver cercato in due o tre tasche, una bustina a matrice:18 ma, apertala, si constatava che n erano già stati tutti spiccati,19 per il che, con dispitto,20 la bustina veniva immantinenti21 estromessa dai confini dell Io. E derelitta, ecco giaceva nel piatto, con bucce. Altra, infine, soccorreva, stanata ultimamente dal 123° taschino. Dissigillavano il francobollo-sigillo, ubiqua immagine del Fisco Uno e Trino,22 fino a denudare in quella pettinetta miracolosa la Urmutter di tutti gli spiritelli con capocchia.23 Ne spiccavano una unità, strofinavano, accendevano; spianando a serenità nuova la fronte, già così sopraccaricata di pensiero; (ma pensiero fessissimo,24 riguardante, per lo più, articoli di bigiutteria in celluloide25). Riponevano la non più necessaria cartina in una qualche altra tasca: quale? oh! se ne scordano all atto stesso; per aver motivo di rinnovare (in occasione d una contigua sigaretta) la importantissima e fruttuosa ricerca. Dopo di che, oggetto di stupefatta ammirazione da parte degli «altri tavoli , aspiravano la prima boccata di quel fumo d eccezione, di Xanthia, o di Turmac;26 in una voluttà da sibariti in trentaduesimo,27 che avrebbe fatto pena a un turco stitico. E così rimanevano: il gomito appoggiato sul tavolino, la sigaretta fra medio e indice, emanando voluttuosi ghirigori; mescolati di miasmi, questo si sa, dei bronchi e dei polmoni felici, mentre che lo stomaco era tutto messo in giulebbe,28 e andava dietro come un disperato ameboide a mantrugiare e a peptonizzare29 l ossobuco. La peristalsi30 veniva via con un andazzo trionfale, da parer canto e trionfo, e presagio lontano di tamburo, la marcia trionfale dell Aida o il toreador della Carmen. 14 addivenire: procedere con. 15 instantemente: con insistenza. 16 ai labbri: alle labbra. 17 onnubilata di cure altissime: offuscata da preoccupazioni molto serie. 18 bustina a matrice: bustina di fiammiferi del tipo piatto, con i fiammiferi che si staccavano da una base di legno. 19 spiccati: staccati dalla base. 20 dispitto: dispetto (dantismo). 21 immantinenti: subito, immediatamente. 22 Fisco Uno e Trino: il sigillo del Fisco, presente nei prodotti venduti in tabaccheria, viene comicamente elevato a divinità. 23 in quella pettinetta miracolosa spiritelli con capocchia: la fila di fiammiferi attaccati alla base (la Urmutter, in tedesco progenitrice ) del pacchetto ricorda un pettine, definito sempre ironicamente miracoloso perché i fiammiferi (spiritelli con capocchia) sono in grado di prendere fuoco. 24 fessissimo: assai sciocco. 25 bigiutteria in celluloide: bigiotteria di plastica. 26 Xanthia Turmac: sono marche di sigarette dell epoca. 27 sibariti in trentaduesimo: i sibariti erano gli abitanti dell antica città greca di Sibari, nell attuale Calabria, famosi per amare il lusso, lo sfarzo e i costumi licenziosi. Il termine viene usato per antifrasi, alludendo a un piacere misero. In trentaduesimo è infatti una locuzione tipografica che sta a indicare un libro dalle dimensioni ridotte. 28 in giulebbe: in sollucchero, rallegrato. 29 ameboide a mantrugiare e a peptonizzare: lo stomaco viene paragonato, nell atto di digerire il cibo ingerito, a un ameba, il cui movimento si attua attraverso un cambiamento della sua forma. Il processo di digestione viene richiamato mediante il termine toscano mantrugiare (stropicciare con le mani) e il tecnicismo peptonizzare (trasformare le proteine in peptoni, catene di amminoacidi). 30 peristalsi: altro riferimento alla dige- stione, in particolare alla contrazione involontaria dei muscoli dell apparato digerente che permettono il transito del cibo nell intestino e quindi la defecazione (il presagio lontano di tamburo richiamato subito dopo). Le parole valgono spiccare Spiccare è il contrario di appiccare ( attaccare , ma anche congiungere , appendere ), e ha quindi il significato fondamentale di staccare ciò che è appiccato . Più nello specifico, il verbo si usa per indicare l azione dello staccare una cosa da dove è attaccata, separarla da ciò cui è unita, strappandola via o togliendola in altro modo: per esempio, si può spiccare un frutto da un ramo o un fiore da una pianta. Spiccare è adoperato in senso figurato in alcune espressioni di uso comune. Ne conosci qualcuna? IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 567

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi