Classe di letteratura - volume 3B

65 70 75 80 85 90 95 100 105 di Lisbona, conosceva molti fatterelli segreti e sapidi. La voce nasale, il vocabolario arguto delineavano un futile fregio20 sul sempre più fragoroso erompere delle acque della vita. Il Principe era grato delle chiacchiere, e gli stringeva la mano con grande sforzo ma con trascurabile risultato. Era grato, ma non lo stava a sentire. Faceva il bilancio consuntivo della sua vita, voleva raggranellare fuori dall immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d oro dei momenti felici: eccoli. Due settimane prima del suo matrimonio, sei settimane dopo; mezz ora in occasione della nascita di Paolo, quando sentì l orgoglio di aver prolungato di un rametto l albero di casa Salina. (L orgoglio era abusivo,21 lo sapeva adesso, ma la fierezza vi era stata davvero); alcune conversazioni con Giovanni prima che questi scomparisse,22 alcuni monologhi, per esser veritieri, durante i quali aveva creduto scoprire nel ragazzo un animo simile al suo; molte ore in osservatorio assorte nell astrazione dei calcoli e nell inseguimento dell irraggiungibile; ma queste ore potevano davvero esser collocate nell attivo della vita? Non erano forse un elargizione anticipata delle beatitudini mortuarie? Non importava, c erano state. Nella strada sotto, fra l albergo e il mare, un organetto si fermò e suonava nell avida speranza di commuovere i forestieri che in quella stagione non c erano. Macinava Tu che a Dio spiegasti l ale ;23 quel che rimaneva di Don Fabrizio pensò a quanto fiele24 venisse in quel momento mescolato a tante agonie in Italia da queste musiche meccaniche. Tancredi col suo intuito corse al balcone, buttò giù una moneta, fece segno di tacere. Il silenzio fuori si richiuse, il fragore dentro ingigantì. Tancredi. Certo, molto dell attivo proveniva da lui: la sua comprensione tanto più preziosa in quanto ironica, il godimento estetico di veder come si destreggiasse fra le difficoltà della vita, l affettuosità beffarda come si conviene che sia; dopo, i cani: Fufi, la grossa mops della sua infanzia, Tom, l irruento barbone confidente ed amico, gli occhi mansueti di Svelto, la balordaggine deliziosa di Bendicò, le zampe carezzevoli di Pop, il pointer che in questo momento lo cercava sotto i cespugli e le poltrone della villa e che non lo avrebbe più ritrovato; qualche cavallo, questi già più distanti ed estranei. Vi erano le prime ore dei suoi ritorni a Donnafugata, il senso di tradizione e di perennità espresso in pietra ed in acqua, il tempo congelato; lo schioppettare allegro di alcune cacce, il massacro affettuoso dei conigli e delle pernici, alcune buone risate con Tumeo,25 alcuni minuti di compunzione26 al convento fra l odore di muffa e di confetture. Vi era altro? Sì, vi era altro: ma erano di già pepite miste a terra: i momenti sodisfatti nei quali aveva dato risposte taglienti agli sciocchi, la contentezza provata quando si era accorto che nella bellezza e nel carattere di Concetta si perpetuava una vera Salina; qualche momento di foga amorosa; la sorpresa nel ricevere la lettera di Arago27 che spontaneamente si congratulava per l esattezza dei difficili calcoli relativi alla cometa di Huxley.28 E perché no? L esaltazione pubblica quando aveva ricevuto la medaglia in Sorbona, la sensazione delicata di alcune sete di 20 futile fregio: ornamento superficiale. 21 L orgoglio era abusivo: il vanto di aver messo al mondo un figlio si sarebbe rivelato in seguito immotivato, sia per la mediocrità di Paolo, sia per il fatto che egli sarebbe morto prematuramente. 22 con Giovanni prima che questi scomparisse: con il primogenito Giovanni, prima che egli decidesse di trasferirsi in Inghilterra. 23 Tu che l ale: è una romanza presen- te nell ultimo atto dell opera lirica Lucia di Lammermoor (1835) di Gaetano Donizetti (1797-1848), che parla anch essa di morte. 24 fiele: amarezza. 25 Tumeo: don Ciccio Tumeo, organista della chiesa madre di Donnafugata. 26 compunzione: atteggiamento pio e composto. 554 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA 27 Arago: Dominique-Fran ois Arago (1786-1853), celebre fisico e astronomo francese. 28 cometa di Huxley: la mente del principe tenta di fare ordine nel passato, ma confonde la cometa di Halley con l inesistente cometa di Huxley; perfino le cose che più conosce e che più ha amato gli sfuggono.

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi