Classe di letteratura - volume 3B

60 65 70 75 80 Se leggi questi versi di richiamo ritorna a chi t aspetta, o creatura! Vieni. Che importa se non sei più quella che mi baciò quattrenne? Oggi t agogno, o vestita di tempo! Oggi ho bisogno del tuo passato! Ti rifarò bella come Carlotta, come Graziella, come tutte le donne del mio sogno! Il mio sogno è nutrito d abbandono, di rimpianto. Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state Vedo la casa, ecco le rose del bel giardino di vent anni or sono! Oltre le sbarre il tuo giardino intatto fra gli eucalipti liguri si spazia Vieni! T accoglierà l anima sazia. Fa ch io riveda il tuo volto disfatto; ti bacierò: rifiorirà, nell atto, sulla tua bocca l ultima tua grazia. Vieni! Sarà come se a me, per mano, tu riportassi me stesso d allora. Il bimbo parlerà con la Signora. Risorgeremo dal tempo lontano. Vieni! Sarà come se a te, per mano, io riportassi te, giovine ancora. 63 vestita di tempo: perché creatura del passato. 65 Carlotta Graziella: protagoniste di altre poesie dei Colloqui. 73 intatto: immutato. 75 sazia: stanca della vita e delle molteplici esperienze accumulate (compresi i disinganni del v. 43). 76 Fa: fa , imperativo del verbo fare. 78 l ultima tua grazia: per l ultima volta la tua bellezza. X Le parole valgono sazio Dopo un lauto banchetto si è sazi. Sazio è infatti colui che ha mangiato a sazietà, chi ha pienamente soddisfatto il bisogno e il desiderio di cibo. Questo aggettivo può essere però usato anche in senso figurato, per indicare una persona pienamente appagata nelle esigenze, nei desideri, nelle voglie, fin quasi a provarne fastidio, e magari anche un leggero disgusto. £ Indica almeno tre locuzioni che contengano il vocabolo sazio in quest ultima accezione. Amedeo Modigliani, Nudo seduto su un divano (particolare), 1917. Parigi, collezione privata. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 55

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi