Classe di letteratura - volume 3B

115 120 Era troppo ingrassato per dirgliele. Sempre ridendo ha ripreso la corsa. Davvero era proprio ingrassato. C è quassù una cert ora. I calanchi8 ed i boschi e i sentieri ed i prati dei pascoli si fanno color ruggine vecchia, e poi viola, e poi blu: nel primo buio le donne se ne stanno a soffiar sui fornelli chine sopra il gradino di casa, e i campanacci di bronzo arrivan chiari lì giù fino a borgo. Le capre s affacciano agli usci con degli occhi che sembrano i nostri. Allora mi vien sempre di più da pensare ch è ormai ora di preparare le valige per me e senza chiasso partir verso casa. Credo d avere anche il biglietto. Tutto questo è piuttosto monotono, no? 8 calanchi: solchi di erosione incisi dalle acque dilavanti nei terreni argillosi. DENTRO IL TESTO Una confessione penosa I contenuti tematici La confessione di Zelinda è lenta e graduale; il nocciolo problematico si scopre a poco a poco, a partire dalla sua infelice condizione: ciò che intende chiedere al prete, come ministro della Chiesa, è niente meno che il permesso di suicidarsi, per porre così fine alle sofferenze, per lei senza senso, della sua condizione di totale solitudine e assoluta povertà. La reazione del prete è di sorpresa e stupore, e, per quanto cerchi dentro di sé, non riesce a dire nulla che possa salvare la donna. La figura del parroco era stata delineata nel secondo capitoletto del racconto, nell incontro/confronto tra l anziano sacerdote e il giovane curato di Braino, il villaggio vicino, che si era da poco insediato nella sua nuova parrocchia. Vestito di nuovo, il giovane pretino si era recato a informarsi presso il confratello più anziano della situazione del luogo e ad ascoltarne i consigli. Ma il nostro vecchio curato è ormai disincantato e reso cinico dai trent anni trascorsi nella sua piccola comunità senza che nulla di davvero importante sia mai accaduto. un prete «da sagre e da lotterie (come si definisce altrove), buono per l ordinaria amministrazione, poco adatto ai casi eccezionali: quale è, innegabilmente, quello di Zelinda. L ambiguità della conclusione Che cosa succede a questo punto della povera Zelinda? La conclusione del racconto dopo l intermezzo di un capitolo a scopo ritardante è studiatamente ambigua. Nel cap. 14 apprendiamo che è stato celebrato un funerale: ma è quello di Zelinda? Nel cap. 15 scopriamo che Zelinda è effettivamente morta, ma non ci viene detto come: per suicidio o per morte naturale? Anche al prete viene sempre più da pensare che ormai persino per lui è ora di preparare le valige [...] e senza chiasso partir verso casa (rr. 119-120). Il racconto si chiude con una domanda retorica, non si capisce se triste o ironica: Tutto questo è piuttosto monotono, no? I possibili significati L interpretazione del significato di Casa d altri ha sollecitato molteplici livelli di lettura. Ma sarebbe difficile oltre che fuorviante offrire una chiave di lettura univoca per un testo così complesso, in cui temi come l alienazione, l incomunicabilità, l esistenza stessa, la religione si intersecano in un fitto gioco di combinazioni. Da qui le letture di Casa d altri come racconto religioso, esistenziale o sociale, tutte definizioni in parte valide, tuttavia errate se prese in sé in senso assoluto; da qui ancora la possibilità di leggere la stessa vicenda sia come tragica sia come elegiaca, oppure di concentrare tutta l attenzione sugli aspetti formali, come reazione alla novità e alla stranezza di un tema che non si riesce bene a incasellare. Lirismo ed essenzialità Le scelte stilistiche Anche lo stile di Casa d altri è stato spesso oggetto di valutazioni contrastanti. Non può sfuggire la quasi costante ritmicità del dettato, una ritmicità che talora diventa metrica, con versi di vario tipo (ma soprattutto decasillabi) disseminati qua e là nel testo: da ciò conseguono giudizi diversi a seconda di come si valuti questo aspetto sul piano del risultato estetico. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 549

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi