Classe di letteratura - volume 3B

35 40 45 50 55 60 65 70 E si mosse e sparì dentro casa. E io rimasi lì, sulla strada di monte. Vengono delle idee, certe volte.3 Mi guardai un po d intorno. Stava per venire la morta stagione, gli sterpi secchi, le passere uccise dal freddo, la notte che arriva alle sei, i fossi ghiacciati, i vecchi che se ne muoiono in fila e la Melide li cuce dentro il lenzuolo e io li porto al cimitero di monte, e i bambini che per l intera stagione se ne stanno dentro le stalle a scaldarsi col fiato dei muli... Un inverno di cinque o sei mesi. E lei cosa avrebbe fatto, la vecchia? Nelle ossa sentivo l inverno vicino. Guardai un momento le nuvole che adesso eran più grandi di un prato, e poi mi avviai alla parrocchia. Le nuvole mi venivano dietro. Sempre dietro, come se qualcosa sapessero. Vengono delle idee, certe volte. Ma che altro potevo fare, mi dite? A dicembre da noi i sentieri son duri dal freddo, e il rumore di un passo si sente quasi da giù, a fondo valle. Con la testa poggiata alla finestra che dà verso i monti io lo aspettavo da un ora e anche più. Ormai l aria cominciava a farsi color neve sporca e le case all intorno erano più livide e fredde del sasso. Per le strade non c era nessuno. Un bambino dalla gola coperta di stracci schiacciava il naso contro il vetro di casa. Una ghiaia picchiò contro il vetro. Solo allora mi scossi. «Le sei vecchie di Bobbio 4 mi avvisò ansimando il ragazzo dal basso. «Le ho accompagnate giù fin dalla torba.5 Fra neanche mezz ora son qui . Era vero. Guardando verso la torba, proprio in mezzo al sentiero brinato, mi pareva in realtà che ci fosse qualcosa di nero. Il ragazzo salì. Non che fosse un ragazzo prodigio, o recitasse poesie o roba simile, ma a suo modo qualche cosa doveva pure capire, perché entrando mi diede un occhiata come si guarda un malato inguaribile. Era proprio a disagio, il ragazzo. E per di più avanzò in punta di piedi. Non dicemmo parola. Anche i vetri erano color neve sporca. Il bambino dal collo fasciato era ancora là sempre al posto di prima. Da una finestra uscì un filo di fumo. «Devo andare a vestirmi? 6 domandò a bassa voce il ragazzo. «Non ancora dissi io. « ancora presto . Stette un poco in silenzio. «La Melide l ha già pettinata e lavata m informò con un po di ritegno. Io guardavo giù dalla strada, sempre verso la torba di monte. In mezzo a tutto quel bianco e quel freddo avanzava qualcosa di nero. «Adesso ormai sarà lì che cuce il lenzuolo continuò dopo un po . « ancora presto risposi a fatica. «E poi bisogna aspettare le vecchie che piangono. Hanno accettato a trecentocinquanta? «Sì. A trecentocinquanta. Più mangiare qualcosa e dormire qui questa notte. Hanno fatto sette chilometri, dicono . « giusto . La stanza era ormai tutta in penombra: e, a due passi da me, il ragazzo era solo una macchia più scura. 3 Vengono delle idee, certe volte: la fra- se è ambigua. A chi vengono certe idee? A Zelinda, che ha pensato di chiedere al parroco il permesso di suicidarsi? Oppure al parroco, che forse ha in mente una soluzione al problema di Zelinda? 4 le sei vecchie di Bobbio: sono le prefiche di un paese vicino (Bobbio, appunto), donne la cui presenza rituale alle esequie si risolveva in un pianto prezzolato. 5 torba: lago o stagno prosciugato. 6 Devo andare a vestirmi?: da chierichet- to, per la celebrazione del funerale. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 547

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi