Classe di letteratura - volume 3B

30 35 40 45 50 55 «Vuol dire una cattiva signorina: non bisogna parlare alla vicina! . Co-co-tte La strana voce parigina dava alla mia fantasia bambina un senso buffo d ovo e di gallina Pensavo deità favoleggiate: i naviganti e l Isole Felici Co-co-tte le fate intese a malefici con cibi e con bevande affatturate Fate saranno, chi sa quali fate, e in chi sa quali tenebrosi offici! III Un giorno giorni dopo mi chiamò tra le sbarre fiorite di verbene: «O piccolino, non mi vuoi più bene! . « vero che tu sei una cocotte? . Perdutamente rise E mi baciò con le pupille di tristezza piene. IV Tra le gioie defunte e i disinganni, dopo vent anni, oggi si ravviva il tuo sorriso Dove sei, cattiva Signorina? Sei viva? Come inganni (meglio per te non essere più viva!) la discesa terribile degli anni? Oimè! Da che non giova il tuo belletto e il cosmetico già fa mala prova l ultimo amante disertò l alcova Uno, sol uno: il piccolo folletto che donasti d un bacio e d un confetto, dopo vent anni, oggi, ti ritrova in sogno, e t ama, in sogno, e dice: T amo! Da quel mattino dell infanzia pura forse ho amato te sola, o creatura! Forse ho amato te sola! E ti richiamo! 28-30 La strana di gallina: il vocabolo cocotte richiama al bambino l onomatopea per indicare il verso della gallina, coccodè . 31 deità favoleggiate: le divinità dei racconti mitologici letti da bambino. 32 i naviganti e l Isole Felici: il verso sembra alludere alle peregrinazioni di Ulisse e dei suoi compagni nelle isole di Circe o di Calipso. 33 intese a malefici: intente a preparare pozioni magiche. 34 affatturate: incantate, stregate. 36 offici: occupazioni. 43 le gioie defunte e i disinganni: i sentimenti attuali del protagonista, ormai adulto. 49 belletto: cosmetico per truccarsi. 50 fa mala prova: è inefficace (come il precedente non giova). 54 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE 51 l alcova: il letto. 53 che donasti confetto: al quale dona- sti un bacio e una caramella (richiama la costruzione latina del verbo donare, con l accusativo della persona e l ablativo della cosa).