Classe di letteratura - volume 3B

della Shoah colpendo con la satira (dal pungente umorismo yiddish) il fascino del potere e l istinto di sopraffazione dell uomo contro i suoi simili: quando i finti tedeschi cominciano a prendersi troppo sul serio, i falsi deportati diventano comunisti, e le storie d amore tra gli opposti schieramenti non vengono tollerate L orrore della realtà attraverso gli occhi di un bambino Arrivederci ragazzi (1987) di Louis Malle si svolge nel 1944, nella Francia invasa dai nazisti: in un collegio religioso Julien fa amicizia con Jean, un allievo appena arrivato, e scopre che il ragazzino è un ebreo rifugiatosi nel convitto sotto falso nome; quando una spia lo denuncia alla Gestapo, Jean viene deportato ad Auschwitz. Leone d oro al festival di Venezia, il film è ispirato a un ricordo di scuola di Malle e affronta senza retorica il tema della fine dell infanzia con l apprendimento dell assurda crudeltà dell uomo. Jona che visse nella balena (1993) di Roberto Faenza è la storia di un bambino ebreo olandese chiuso in un lager con la famiglia; perderà i genitori, ma riuscirà a sopravvivere. Inno alla fiducia nella vita («Guardare sempre il cielo e non odiare mai nessuno ), il film emoziona per la delicatezza che dà spessore alla tragedia; lo stile è asciutto e limpido, privo di enfasi. Con Schindler s List (1993) Steven Spielberg narra la storia dell ambiguo industriale tedesco Oskar Schindler, che sfrutta le leggi razziali per avere manodopera a basso costo nella sua fabbrica di stoviglie, ma poi dilapida la fortuna accumulata per salvare 1100 ebrei dai forni crematori. Con una ricostruzione lucida e realistica (nel bianco e nero dei documentari), Spielberg mescola commovente lirismo, spettacolarizzazione della Storia e secca descrizione degli eventi, con il merito di ritrarre un protagonista in tutte le sue contraddizioni. Schindler s List (che in inglese significa la lista di Schindler e in yiddish il trucco di Schindler ) ha ricevuto sette Oscar. Nel 2002 Roman Polanski gira Il pianista (premiato con la Palma d oro al festival di Cannes e con tre Oscar). Il pianista ebreo Wladyslaw Szpilman si nasconde nel cuore di Varsavia per sfuggire ai nazisti; un ufficiale tedesco ne riconosce il talento e lo aiuta a sopravvivere. Polanski s ispira all autobiografia di Szpilman ma anche alla propria esperienza di bambino ebreo a Cracovia sotto il nazismo, e firma un opera intensa ed emozionante: lo stile è sobrio e straordinariamente distaccato, senza toni consolatori o conciliatori. Dolenti melodie (come i brani di Chopin) fanno da filo conduttore fra le scene di un film il cui protagonista si salva dalla Shoah aggrappandosi anche all amore per la musica, ritratta come autentico ideale di sopravvivenza. Vincitori e vinti Le biografie Alcune opere sono dedicate ai processi seguiti alla Shoah. Per esempio, attraverso il recupero di materiali d archivio, il documentario Uno specialista. Ritratto di un criminale moderno (1999) di Eyal Sivan racconta il processo ad Adolf Eichmann. Lo stesso evento è rievocato in Hannah Arendt (2012) di Margarethe von Trotta: la Arendt segue il dibattimento, e da tale esperienza ricava il controverso La banalità del male. La regista inserisce anche vere immagini del processo, e realizza un dramma didattico ma nitido su una grande donna che ha rivendicato l importanza della libertà di pensiero. Molte biografie possono vantare il riconoscimento dei premi Oscar: tre se ne aggiudica Il diario di Anna Frank (1959) di George Stevens, adattamento del celeberrimo Diario della ragazza ebrea rifugiatasi nel 1942 in un alloggio segreto per sfuggire ai nazisti che occupavano Amsterdam. X Adrien Brody, protagonista de Il pianista (2002) di Roman Polanski. PERCORSI NEL 900 / RACCONTARE LA SHOAH / 501

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi