T1 - Todesfuge (P. Celan)

Raccontare la Shoah PERCORSI NEL 900 Lo sterminio in versi: Fuga della morte Ecco la sua poesia più celebre, che offre con dolore palpitante una realtà terribile allo sguardo degli uomini che non sapevano o che hanno finto di non sapere. Il testo si intitola Todesfuge, ovvero Fuga della morte (dove Fuga è inteso come forma musicale), ma la prima edizione, pubblicata nel 1947, si presenta come Todes Tango, cioè Tango della morte, con riferimento alle orchestre di musicisti ebrei, costrette dai nazisti a suonare durante le marce dei detenuti verso i campi di lavoro. Todesfuge / T1 / Paul Celan Audio LETTURA 5 10 15 20 25 30 35 40 Negro latte dell alba noi lo beviamo la sera noi lo beviamo al meriggio come al mattino lo beviamo la notte noi beviamo e beviamo noi scaviamo una tomba nell aria chi vi giace non sta stretto Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d oro Margarete egli scrive egli s erge sulla porta e le stelle lampeggiano egli aduna i mastini con un fischio con un fischio fa uscire i suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra ci comanda e adesso suonate perché si deve ballare Negro latte dell alba noi ti beviamo la notte noi ti beviamo al mattino come al meriggio ti beviamo la sera noi beviamo e beviamo Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d oro Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba nell aria chi vi giace non sta stretto Egli grida puntate più fondo nel cuor della terra e voialtri cantate e suonate egli trae dalla cintola il ferro lo brandisce i suoi occhi sono azzurri voi puntate più fondo le zappe e voi ancora suonate perché si deve ballare Negro latte dell alba noi ti beviamo la notte noi ti beviamo al meriggio come al mattino ti beviamo la sera noi beviamo e beviamo nella casa vive un uomo i tuoi capelli d oro Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca colle serpi Egli grida suonate più dolce la morte la morte è un Mastro di Germania grida cavate ai violini suono più oscuro così andrete come fumo nell aria così avrete nelle nubi una tomba chi vi giace non sta stretto Negro latte dell alba noi ti beviamo la notte noi ti beviamo al meriggio la morte è un Mastro di Germania noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo la morte è un Mastro di Germania il suo occhio è azzurro egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa nella casa vive un uomo i tuoi capelli d oro Margarete egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell aria egli gioca colle serpi e sogna la morte è un Mastro di Germania i tuoi capelli d oro Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith 492 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi