Classe di letteratura - volume 3B

65 70 75 80 e infine sposarne una davvero, coricarsi con lei in un letto più grande, amarla per quanti baci sentivamo di poterle dare. La nostra vita erano le strade e piazze del Quartiere, fiorentini di antica razza, di antico pelo 19 dicevamo scherzando. Si stava agli angoli delle vie, sotto la Volta ove fu trafitto Corso Donati,20 e ci si stava senza alcun sospetto di tutto questo, popolo minuto 21 sempre, fatto ignaro ormai, ciompi22 da se stessi traditi. Sulle antiche vestigia23 si illuminava la rosticceria il cui banco spandeva attorno odore di polpette di patate, di coniglio arrostito, di verdura fritta. La città era al di là di questa nostra repubblica, aveva per noi un senso di archeologia e di eldorado24 insieme: per parteciparvi occorreva che fossimo rasati e avessimo indosso i vestiti migliori. Dagli altri Quartieri popolari ci divideva un sentimento impreciso eppur vivo, di rivalità ed emulazione; ci venivano per subito dividerci di nuovo, in rissa, l Arno d estate e le partite di calcio alla domenica, la tappa del Giro d Italia. Dalla soglia del caffè, ove la radio imperversava inascoltata25 guardavamo le ragazze passare, parlavamo, entravamo ai biliardi, ci muovevamo verso via Rosa dopo cena, o curiosi di una motocicletta facevamo a turno, col meccanico che la guidava, un giro per i viali di Circonvallazione. Divisi in più gruppi secondo le amicizie, le affinità, le occasioni. 19 antico pelo : è una citazione dante- sca (dall espressione, riferita a Caronte, «bianco per antico pelo , Inferno, III, 83). 20 Corso Donati: capo dei guelfi neri ucciso nel 1308 dal popolo per il suo progetto di restaurazione del potere aristocratico. 21 popolo minuto : l espressione è qui utilizzata per indicare genericamente le classi più umili (e non, come nel Medioevo, la piccola borghesia dei mestieri). 22 ciompi: i lavoratori della lana che nel 1378 diedero vita a un insurrezione popolare per poter partecipare al governo della città. 23 antiche vestigia: resti, testimonianze del passato. Con tali vestigia gli abitanti del quartiere intrattengono un legame intimo, quasi viscerale (alla r. 66 sono detti infatti fiorentini di antica razza), anche se si è smarrita la consapevolezza stori- co-culturale di tale continuità (e ci si stava senza alcun sospetto di tutto questo, r. 68; fatto ignaro ormai, r. 69). 24 eldorado: regione leggendaria dell America Latina, famosa per le sue immense ricchezze. 25 la radio imperversava inascoltata: la radio era uno dei principali strumenti di propaganda del regime, ma il popolo del quartiere tendeva a non ascoltarla. DENTRO IL TESTO Una narrazione corale Un piccolo mondo chiuso e protettivo I contenuti tematici Il brano (e il romanzo) si apre con il pronome noi, a indicare che protagonista dell opera non sarà tanto il narratore Valerio, quanto l insieme del quartiere in cui egli vive. Non è un caso che questa parola sia scritta con l iniziale maiuscola (Quartiere), giacché non si tratta solo di un luogo, ma di un entità umana viva e pulsante, fatta di una pluralità di personaggi e di voci. Il quartiere è quello di Santa Croce, i cui edifici, vecchi e fatiscenti, erano stati demoliti dal governo fascista, con il trasferimento degli abitanti in case popolari poste alla periferia della città. Alla gente ciò era parso un tradimento, poiché equivaleva alla fine del suo mondo di sempre. Il romanzo di Pratolini ha avuto origine proprio da questa volontà di conservare il ricordo di un universo umano e sociale che andava scomparendo. La sequenza iniziale traccia i confini entro i quali si svolgeranno le vicende, attraverso una serie di precisi riferimenti toponomastici: è un mondo popolare, dalle origini antiche, ricco di Storia, tradizioni e memoria, il cui aspetto fondamentale è l umanità che lo popola, un umanità tenace e moralmente salda (povertà patita con orgoglio, affetti difesi con i denti, rr. 13-14). Le persone hanno tutto in comune, compresi i sentimenti, positivi e negativi, che le legano l una all altra: le relazioni non sono vissute in maniera individualistica, ma attraverso la partecipazione e lo scambio continuo con gli altri (Avevamo imparato a fare un viluppo dei nostri affetti, intrecciati l uno all altro da privati rancori, da private dedizioni, rr. 25-27), in un sistema di autodifesa dagli attacchi esterni che si è consolidato nel corso dei secoli. LA CORRENTE / IL NEOREALISMO / 485

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi