Classe di letteratura - volume 3B

sull insinuazione sistematica del dubbio e del sospetto, ai quali si accostano ipotesi interpretative tanto fantasiose quanto incomprovabili. Il negazionismo afferma che la realtà non è mai ciò che sembra essere; si tratta invece di portare alla luce una verità tanto scomoda quanto scandalosa. La narrazione storica ufficiale, prosegue, è uno strumento di potere attraverso il quale questo si cela agli occhi dei tanti, occultando inoltre interessi di parte. Se la storia è scritta dai vincitori , come dice un motto diffuso, di senso comune, allora è, o può essere, un falso deliberato. Sempre o quasi. Ne consegue una visione angosciosamente complottistica dei fatti. Il negazionismo si presenta come un interpretazione conchiusa e ultimativa della storia, della quale fa una rappresentazione teleologica. Alla radice dell umanità, del suo agire, c è una lotta pressoché eterna tra i buoni (i portatori di una coscienza superiore) e i cattivi (che falsificano i fatti per interessi propri, come tali inconfessabili), questi ultimi quasi sempre identificati con gli ebrei. Da ciò deriva una secca riduzione del senso della complessità del processo storico, che viene ricondotto a meccanismo di azione e reazione facilmente prevedibile. Il negazionista, in fondo, è un positivista che dice di dovere liberare la scienza dal potere. Come tale, nel discorso che va facendo, tenta di rivestire i panni di una sorta di contropotere. La sua versione dei fatti è presentata come ultimativa, non confutabile, al di sopra di qualsiasi pregiudizio, quindi ideologicamente neutrale. Quando invece tale visione è esattamente l insieme di tutte queste cose, che come tali fanno tabula rasa di qualsiasi Svastiche neonaziste per le strade di Parigi. forma di discussione, dibattito e scambio. Dal suo punto di vista lo storico diventa così un demiurgo, una sorta di alchimista che dà vita a nuove combinazioni sapienziali superando i limiti della conoscenza umana. Il negazionismo è ideologicamente, culturalmente e cognitivamente consustanziale al nazismo. Va ricordato che i primi a nascondere le tracce dei delitti che andavano commettendo erano gli assassini medesimi. Di fatto, quindi, ne prosegue l opera, continuando a occultare i delitti compiuti dal regime di Hitler, attribuendo la responsabilità del male nel mondo agli ebrei e fingendo di alimentare un dibattito sulle cause e sui soggetti della storia quando invece aspira a riscriverla integralmente. (Conoscere la Shoah. Storia, letteratura, filosofia, teologia, arte, a c. di M. Giuliani, Editrice La Scuola, Brescia 2013) LEGGI E COMPRENDI 1 L autore parla di due moventi del negazionismo. Quali sono? 2 Come possiamo definire l atteggiamento della controfattualità? Spiegalo con parole tue. RIFLETTI, SCRIVI, SOSTIENI 3 Anche per contrastare le derive negazioniste, con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo, l Italia ha istituito il Giorno della Memoria . La ricorrenza viene celebrata ogni anno il 27 gennaio (data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz) per commemorare lo sterminio e le persecuzioni subite dal popolo ebraico, nonché dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. una legge molto breve, fatta di due soli articoli, nel secondo dei quali leggiamo che, «in occasione del Giorno della Memoria [...], sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto [...] in modo da conservare nel futuro dell Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere . Come si può far sì che questa ricorrenza non si trasformi in un appuntamento puramente formale e, al contrario, riesca a incidere davvero sulla formazione delle coscienze delle giovani generazioni? Che cos altro bisognerebbe o si potrebbe fare oltre a ciò che già viene fatto? Illustra le tue idee sul tema in un testo argomentativo, facendo riferimento alla tua esperienza e alla realtà sociale che ti circonda. 467

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi