Classe di letteratura - volume 3B

4. La presa di Alba da parte dei partigiani avviene a seguito di che cosa? Come viene descritto il comportamento dei fascisti in quella situazione? 5. Quale effetto produce l uso del diminutivo corsettine (r. 11) nel descrivere la fuga dei fascisti da Alba? La celebrazione dei vinti Va detto che il seguito del racconto celebra, specialmente nella parte conclusiva, l eroismo e l abnegazione dei pochi partigiani che rimangono ai loro posti anche a costo della vita, nel tentativo di impedire che Alba torni in mano ai fascisti. Al di là dei contenuti ideologici, ciò che interessa allo scrittore è mettere a fuoco «la condizione esistenziale di sempre dell uomo, il suo essere esposto alla violenza dei propri simili e della natura, il suo egoismo gretto e meschino, la superbia e la paura; ma soprattutto l opposizione tra i pochi eroi del bene, isolati in solitaria e sovrumana grandezza, e i molti vili (Boggione). questo un tema che compare già all inizio del racconto, in quella sproporzione, volutamente rimarcata, tra i duemila che prendono Alba e i duecento che rimarranno a difenderla, seppure invano, sino alla fine. 6. Quale effetto crea, nel lettore, l anticipazione contenuta nell incipit del racconto? 7. Sono gli stessi borghesi di Alba ad accorgersi che i partigiani erano per lo più bravi ragazzi e che come tali avevano dei brutti difetti (rr. 113-114). Quali comportamenti tra quelli descritti, puoi associare all uno o all altro concetto? Colloquialità Le scelte stilistiche Due sono le modalità espressive che emergono con maggiore evidenza: il tono colloquiale e l approccio ironico del narratore ai fatti raccontati. Il primo aspetto si nota sia sul piano lessicale, con l alto numero di vocaboli e modi di dire tipici del parlato, sia su quello sintattico, con il ricorso a costrutti propri dell oralità: la ripresa pleonastica del complemento oggetto già nell incipit Alba la presero in duemila (r. 1); locuzioni gergali come far bordello (r. 5); l uso di gli al posto del pronome di terza persona plurale loro (per esempio, rr. 7 e 18); il che polivalente (per esempio, rr. 7 e 17) invece della congiunzione causale poiché ; le espressioni scurrili li avevano mandati a farsi fottere (rr. 49-50) e non erano tutti a puttane (r. 74) ecc. La colloquialità del dettato ha la funzione di distanziare emotivamente vicende drammatiche a cui lo scrittore stesso aveva preso parte, per renderle in maniera più oggettiva, mostrando la miscela di eroismo e di opportunismo, di valore e di mediocrità, di coraggio e di meschinità, che caratterizzò i comportamenti e gli atteggiamenti dei singoli. Tuttavia, il linguaggio presente in questo testo non è neutro o cronachistico, bensì fortemente espressivo. 8. Individua nel testo alcuni esempi di linguaggio colloquiale e scurrile. e ironia L ironia si diffonde uniformemente nel modo in cui sono descritti sia i comportamenti dei partigiani sia quelli dei loro avversari: per esempio sotto forma di iperbole, per cui la ritirata dei fascisti diventa un esodo (rr. 7-8, con l indiretta assimilazione del Tanaro al Mar Rosso); con la sottolineatura dell effetto degli spari sulla retroguardia fascista (un paio di squadre [ ] aprì un fuoco di mitraglia che [ ] fece aria ai repubblicani che però marciaron via di miglior passo, rr. 23-25); attraverso i commenti maligni della gente sulle donne partigiane (Ahi, povera Italia!, r. 46); con le numerose richieste di prestazioni a cui vengono sottoposte le prostitute (otto professioniste che quel giorno e nei giorni successivi fecero cose da medaglie al valore, rr. 70-71); nella scena dei partigiani che scappano dopo aver requisito gli pneumatici (Per le vie correvano partigiani rotolando pneumatici come i bimbi d una volta i cerchi nei giardini pubblici, rr. 77-79). In tal modo i momenti descritti assumono un tono comico che tende anch esso a demistificare la materia resistenziale. 9. Quali comportamenti dei partigiani sono descritti con tono ironico e divertito? 10.| SCRIVERE PER CONFRONTARE | Metti a confronto questo brano con quello di Cesare Pavese tratto dal romanzo La casa in collina ( T3, 517), individuando analogie e differenze sia nel contenuto sia nel tono del narratore. 450 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi