Classe di letteratura - volume 3B

30 35 40 45 50 55 60 65 nelle spalle e aveva la faccia degli ubriachi o quella di chi s aspetta il solletico in qualche parte. Così la gente, pressata contro i muri di via Maestra, vide passare i partigiani delle Langhe. Non che non n avesse visti mai, al tempo che in Alba era di guarnigione il II Reggimento Cacciatori degli Appennini e che questi tornavano dall aver rastrellato una porzione di Langa, ce n era sempre da vedere uno o due con le mani legate col fildiferro e il muso macellato,9 ma erano solo uno o due, mentre ora c erano tutti (come credere che ce ne fossero altri ancora?) e nella loro miglior forma. Fu la più selvaggia parata della storia moderna: solamente di divise ce n era per cento carnevali. Fece un impressione senza pari quel partigiano semplice che passò rivestito dell uniforme di gala di colonnello d artiglieria cogli alamari10 neri e le bande gialle e intorno alla vita il cinturone rossonero dei pompieri col grosso gancio. Sfilarono i badogliani11 con sulle spalle il fazzoletto azzurro e i garibaldini12 col fazzoletto rosso e tutti, o quasi, portavano ricamato sul fazzoletto il nome di battaglia.13 La gente li leggeva come si leggono i numeri sulla schiena dei corridori ciclisti; lesse nomi romantici e formidabili, che andavano da Rolando a Dinamite. Cogli uomini sfilarono le partigiane, in abiti maschili, e qui qualcuno tra la gente cominciò a mormorare: «Ahi, povera Italia! , perché queste ragazze avevano delle facce e un andatura che i cittadini presero tutti a strizzar l occhio. I comandanti, che su questo punto non si facevano illusioni, alla vigilia della calata avevano dato ordine che le partigiane restassero assolutamente sulle colline,14 ma quelle li avevano mandati a farsi fottere e s erano scaraventate in città. A proposito dei capi, i capi erano subito entrati in municipio per trattare col commissario prefettizio15 e poi, dietro invito dello stesso, si presentarono al balcone, lentamente, per dare tutto il tempo ad un usciere di stendere per loro un ricco drappo sulla ringhiera. Ma videro abbasso la piazza vuota e deserti i balconi dirimpetto. Sicché la guardia del corpo corse in via Maestra a spedire in piazza quanti incontrava. A spintoni ne arrivò un centinaio, e stettero con gli occhi in alto ma con le braccia ciondoloni. Allora le guardie del corpo serpeggiarono in quel gruppo chiedendo tra i denti: «Ohei, perché non battete le mani? . Le batterono tutti e interminabilmente nonché di cuore. Era stato un attimo di sbalordimento: su quel balcone c erano tanti capi che in proporzione la truppa doveva essere di ventimila e non di duemila uomini, e poi in prima fila si vedeva un capo che su dei calzoncini corti come quelli d una ballerina portava un giubbone di pelliccia che da lontano sembrava ermellino, e un altro capo che aveva una divisa completa di gomma nera, con delle cerniere lampeggianti. Intanto in via Maestra non c era più niente da vedere: giunti in cima, i partigiani scantonarono. Una torma,16 che ad ogni incrocio s ingrossava, corse ai due postriboli17 della città, con dietro un codazzo di ragazzini che per fortuna si fer- 9 macellato: tumefatto per le percosse subite dai fascisti (qualora i partigiani prigionieri fossero vivi) oppure devastato dai colpi d arma da fuoco (sommariamente giustiziati se combattenti). 10 alamari: cordoncini colorati che ornano le divise militari. 11 i badogliani: i sostenitori del maresciallo Badoglio, che sotto la tutela angloamericana presiedeva il governo dell Italia del Sud, con capitale Brindisi. Erano antifascisti, ma non antimonarchici e repubblicani come i rossi . 12 i garibaldini: i comunisti delle Briga- te Garibaldi. 13 il nome di battaglia: il soprannome con cui i partigiani si facevano chiamare per ragioni di sicurezza (il fatto di non conoscere l identità anagrafica dei compagni riduceva il rischio che, se catturati, potessero confessare, magari piegati dalla tortura, i nomi degli altri combattenti). 14 I comandanti le partigiane restassero assolutamente sulle colline: i capi, immaginando il prevedibile giudizio moralistico della cittadinanza sulle compagne partigiane (viste come donne di costumi liberi), avevano dato ordine che queste non scendessero in città. 15 commissario prefettizio: rappresentante del governo (in questo caso quello repubblichino). 16 torma: folla, moltitudine. 17 postriboli: luoghi dove si esercita la prostituzione, bordelli. LA CORRENTE / IL NEOREALISMO / 447

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi