Le forme della militanza

dita ai vertici del partito. Dal contrasto si sviluppa una famosa polemica tra lo stesso Vittorini e il segretario comunista Palmiro Togliatti, che vede nell esperienza del Politecnico il pericolo di arrivare «non solo alla superficialità, ma anche a compiere o avallare sbagli fondamentali di indirizzo ideologico . L invito ad aprirsi agli orientamenti culturali d avanguardia europei e americani viene interpretato da Togliatti come una messa in discussione della lotta alle tendenze corrotte e decadenti dell arte, della politica e della società capitalistica occidentale. Vittorini tuttavia non recede, e rifiutando di sottomettere l arte e la cultura alla propaganda si sottrae alla richiesta come egli scrive di «suonare il piffero della rivoluzione . Nella subordinazione della letteratura alla politica egli legge il rischio di esiti retorici e artisticamente mediocri (come di fatto accade nella peggiore produzione del periodo, dominata dall eroe positivo, dal lieto fine e dal trionfo degli ideali). La rivista si fa così promotrice di un avvicinamento a quella cultura decadente o della crisi che è quanto di più innovativo il primo Novecento abbia offerto in campo filosofico e letterario e che, dopo le diffidenze crociane e fasciste, rischia, nel secondo dopoguerra, di essere oggetto di nuove censure e di nuove esclusioni, seppure di diverso segno ideologico. Le direttive culturali del Cremlino: lo zdanovismo Il richiamo all ordine e alla disciplina è sancito soprattutto, a partire dal 1946, dall ideologo sovietico Andrej Aleksandrovic danov (1896-1948). Questi elabora una nozione di impegno nota come zdanovismo che nega l autonoma espressione intellettuale, reprime ogni forma di dissenso e legittima esclusivamente una poetica ancorata al modello del realismo socialista. Secondo questa concezione rigidamente ortodossa, l arte deve proporre esempi di riscatto e di emancipazione e trasmettere, grazie al suo contenuto ottimistico, la certezza di un avvenire radioso per il proletariato. L influenza di Luk cs Tali formulazioni, generiche e non prive di rozzezza, trovano il sostegno teorico di critici e ideologi più raffinati. Molto importanti per la cultura europea del tempo, in particolare, si rivelano gli scritti del filosofo ungherese Gy rgy Luk cs (18851971), il quale indica nel romanzo realistico la forma Il filosofo ungherese Gy rgy Luk cs. più alta di rappresentazione di individui e circostanze in un dato contesto storico, colto nella sua materiale concretezza. La conoscenza umana del mondo costituisce un «rispecchiamento del reale da trasferire nel lavoro artistico, che così riprodurrà i fenomeni e le forme della vita associata. Nell adempiere a questo scopo, non è essenziale che lo scrittore sia impegnato in prima persona nella battaglia politica: può accadere come è avvenuto nel romanzo ottocentesco, in particolare in Balzac che un artista abbia una concezione ideologica reazionaria ma, nonostante questo, sappia cogliere compiutamente l evoluzione e le dinamiche dei processi sociali. | LE FORME DELLA MILITANZA | La cultura «nazional-popolare : il rapporto tra l intellettuale e le masse Nonostante la dipendenza da Mosca della politica culturale del Partito comunista, all interno del panorama intellettuale e letterario italiano come mostra la stessa vicenda del Politecnico il successo delle rigide indicazioni di poetica elaborate dai funzionari stalinisti è molto relativo. Piuttosto che obbedire ai dettami dello zdanovismo, gli scrittori italiani elaborano un analisi della realtà dominata dalla riflessione sul rapporto tra letteratura e masse popolari. Sulla scorta di una lettura parziale dell insegnamento di Antonio Gramsci (di cui la casa editrice Einaudi pubblica postumi, tra il 1948 e il 1951, i Quaderni del carcere), si ambisce a recuperare la tradizione del Verismo per innestarla nel tronco di una letteratura «nazional-popolare , in grado L EPOCA E LE IDEE / 403

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi