La cultura

guidata da Matteo Salvini (n. 1973), che ha guadagnato grande consenso elettorale rifiutando le politiche di accoglienza dei migranti, e i Cinque Stelle, un partito nato come libera associazione di cittadini su impulso delle battaglie polemiche del comico Beppe Grillo (n. 1948) e organizzati dall imprenditore Gianroberto Casaleggio (1954-2016). A seguito della caduta di un primo governo, guidato dal giurista Giuseppe Conte (n. 1964) con il supporto di queste due forze, lo stesso Conte ha dato vita a una seconda maggioranza governativa, sostenuta dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito democratico, in un difficile frangente economico poi reso drammatico dal dilagare dell epidemia del Covid-19. Nel 2021 il venir meno della maggioranza al Senato ha indotto Conte a dimettersi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (n. 1941) ad affidare l incarico di formare un governo all economista e banchiere Mario Draghi (n. 1947), già presidente della Banca centrale europea. Il nuovo esecutivo ha il compito di far fronte a gravi emergenze sul piano sanitario, sociale, economico e finanziario. la parola TANGENTOPOLI/ Nel linguaggio giornalistico, sistema basato sul malcostume di pretendere e incassare tangenti, cioè somme di denaro richieste in cambio di favori, concessioni o altre forme d intermediazione illecite da parte di chi è in grado d influenzare la buona riuscita di tali affari o pratiche. L uso del termine si afferma a partire dal 1992 in seguito alle inchieste giudiziarie (Mani pulite) svolte dalla magistratura di Milano e successivamente condotte anche in altre città d Italia, che portano alla dissoluzione di alcuni partiti (tra i quali Dc e Psi) e al coinvolgimento di altri (tra cui il Pci-Pds e la Lega Nord). La cultura | 1 | ORGANIZZAZIONE DELLA CULTURA E IMPEGNO POLITICO Nell immediato dopoguerra, la divisione del mondo in due blocchi antitetici, inclini ciascuno a dipingere l altro come il male assoluto, induce molti intellettuali al pieno coinvolgimento in una vera e permanente guerra culturale. Si può anzi dire che, accanto alla contrapposizione tra le due superpotenze, esista, almeno fino agli inizi degli anni Sessanta, anche una guerra fredda degli intellettuali . | INTELLETTUALI E IDEOLOGIA | Il dovere intellettuale della militanza: il caso di Sartre Nell ottobre 1945, sul primo numero della sua rivista Les temps modernes , l influente letterato francese Jean-Paul Sartre (1905-1980) ammonisce gli uomini di cultura a rifiutare la «tentazione dell irresponsabilità : l impegno politico (engagement) non deve più essere considerato un diritto, ma un dovere; prendere posizione, rinunciando a ogni sterile neutralismo, significa assolvere a una funzione civile, in un epoca storica di emancipazione, di lotta per la libertà e di progresso. Le parole o i silenzi degli scrittori, secondo Sartre, possono determinare il corso degli eventi: «Ritengo Flaubert e Goncourt responsabili della repressione che seguì alla Comune, perché essi non hanno scritto una riga per impedirla . Il dogmatismo ideologico degli intellettuali Un approccio di questo tipo conduce anche a semplificazioni e a settarismi: lo stesso Sartre, in un dramma del 1956 dal titolo Nekrassov, definisce «mascalzoni l insieme dei militanti del fronte opposto, senza distinguere le diverse posizioni intellettuali che pure sono presenti nell ambito della cultura e della politica liberali. Un analoga mentalità pervade anche ampi settori dell opinione pubblica occidentale: negli Stati Uniti degli anni Cinquanta il cosiddetto maccartismo (dal nome del senatore repubblicano Joseph Raymond McCarthy, 1909-1957) porta a identificare come pericolosi sovversivi funzionari pubblici, scienziati, artisti, intellettuali e uomini di spettacolo, giudicati con metodi arbitrari e processi farsa colpevoli di essere comunisti e di minare i fondamenti della società americana. L EPOCA E LE IDEE / 401

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi