Classe di letteratura - volume 3B

La narrativa italiana del primo Novecento LE PAROLE CHIAVE [ ] Realismo psicologico Alcuni narratori del periodo tra le due guerre rielaborano, nelle loro opere, temi e forme del romanzo europeo della crisi . Essi esplorano le cause profonde e i meccanismi nevrotici che destabilizzano l individuo moderno, vittima di angosce e disagi di cui non è possibile spiegare cause e origini. Questi autori prediligono dunque l indagine della psicologia e dell interiorità dei loro personaggi, che appaiono spesso come inetti, incapaci di affrontare la vita, perennemente inquieti e insoddisfatti. Immaginazione A partire dagli anni Trenta, Kafka diventa modello e punto di riferimento per gli autori che si dedicano al genere fantastico. La razionalità e l indagine psicologica lasciano il posto all immaginazione; il contesto reale è sostituito da una dimensione onirica e inafferrabile. Gli autori creano mondi alternativi. Ansie e paure personali sono proiettate al di fuori di spazio e tempo e assumono l aspetto di figurazioni fantastiche e inquietanti. Realtà sociale In opposizione a chi sente il bisogno di evadere in mondi fantastici, molti autori manifestano fame di realtà . Essi avvertono cioè la necessità di indagare in maniera critica e oggettiva la realtà sociale del paese. Molti scrittori scelgono di confrontarsi in particolare con il contesto storico e socio-culturale dell Italia meridionale. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 393

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi