I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI LA SINTESI Audio RIPASSO LA STORIA E LA SOCIET La Prima guerra mondiale La scintilla che fa scoppiare la Prima guerra mondiale è l assassinio dell erede al trono asburgico Francesco Ferdinando, il 28 giugno 1914. Con il trattato di Versailles del 1919 cambia la configurazione politica dell Europa. Scompaiono quattro imperi: tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo. In questa nuova Europa troveranno terreno fertile i regimi totalitari, che attecchiranno in Italia, Germania e URSS. L Italia e il fascismo Il cosiddetto biennio rosso (1919-1920) è caratterizzato da povertà, ristagno industriale, debolezza delle istituzioni, disagio dei reduci, che causano forti tensioni sociali e lotte operaie. In Benito Mussolini diverse fasce della popolazione vedono una figura capace di garantire l ordine e appoggiano la sua ascesa, che inizia nel 1922 con la marcia su Roma . Nel ventennio successivo Mussolini consolida il suo potere e il fascismo si rivela una dittatura: limita le libertà individuali e i diritti civili. Nel 1936 l Italia stipula con la Germania nazista un intesa politico-militare, l Asse Roma-Berlino; nel 1938 introduce le leggi razziali; e nel 1939, a pochi mesi dallo scoppio della guerra, firma con la Germania il Patto d acciaio. MI PREPARO ALL ORALE Quale evento segna l inizio della Prima guerra mondiale? p. 22 Come vedono la guerra gli intellettuali interventisti? pp. 25-26 Perché quello instaurato dal fascismo è un regime dittatoriale? p. 25 Qual è l impatto dei mezzi di comunicazione di massa sulla lingua italiana? p. 33 LA CULTURA L esaltazione della guerra Alle soglie della guerra l opinione pubblica italiana si divide fra interventismo e non interventismo. Numerosi intellettuali, dai Futuristi a Gabriele d Annunzio, vedono nella guerra un affermazione di coraggio e di onore, e la purificazione di un mondo corrotto e depresso. Fascismo e antifascismo Dopo la guerra e l avvento al potere di Mussolini, il regime fascista diffonde la sua ideologia in tutti gli strati della popolazione, ma anche la dissidenza politica e intellettuale assume diverse forme: il Manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile e il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Croce sintetizzano le due posizioni assunte dagli uomini di cultura italiani di fronte al fascismo. LA LINGUA Negli anni tra le due guerre la politica linguistica del regime fascista promuove l alfabetizzazione dei ceti popolari e riduce l uso del dialetto, incoraggiando il processo di uniformazione linguistica. I mezzi di comunicazione di massa sono un elemento fondamentale di questa strategia, in quanto diffondono stereotipi che entrano nell uso quotidiano. Viene instaurata l autarchia linguistica e scoraggiato l uso dei forestierismi. 38 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi