Classe di letteratura - volume 3B

75 80 85 90 95 100 105 110 115 Tali cose, con la sonnolenza e la stanchezza, gli ritornavano a memoria, rapida mente; mentre pareva che il moribondo non lo vedesse né meno. Allora, si scostò dal letto; e si mise a sedere nell ombra che faceva una scatola vuota accanto alla lucernina. Una grande tristezza lo invase, sentendo confusamente quanta ambiguità gli era attorno; e come, tra qualche giorno soltanto, egli si sarebbe trovato a contrasti violenti e insoliti. Infatti, Giacomo aveva promesso a Giulia di lasciarle tutta la parte del patrimo nio che la legge avrebbe consentito di togliere al figlio. La ragazza, quand egli senza rimedio peggiorò della gamba,19 portò via, aiutata dalla zia, quanto le fu possibile: lenzuola che non erano state adoprate20 mai, stru menti agricoli, il letto dove avrebbe dovuto dormire Remigio, le posate, i gioielli della prima moglie, i vestiti; e vendé perfino tre botti piene. Luigia, che s avvedeva soltanto in parte di queste cose senza avere mai il corag gio di verificare i suoi sospetti, anche per paura del testamento, seguitava a non dirne parola, obbedendo anzi a Giulia; specie quando il suo dolore sincero le fece perdere la testa. Remigio, sentendosi straziare, e vergognandosi di non saper far niente, si alzò; riuscendo abbastanza ad essere calmo, perché voleva comportarsi come se tra lui e suo padre non fosse accaduto mai niente. E, non avendo incontrato Giulia, ne provò quasi piacere; quantunque indovinasse che ella stessa non aveva voluto farsi vedere. Egli aveva gli occhi di un castagno21 chiarissimo e limpido, che non somigliava a nessun altro, quasi sbiadito; qualche volta, pareva che tremassero e si accendes sero come quelli dei conigli. I baffi, meno biondi dei capelli, d un colore bruciato, erano attaccati con le punte alle guance; il mento un poco tondo e forato nel mez zo. Il suo viso, quasi sempre rassegnato, era ora doventato febbrile. Non stava più a capo basso, e gli sussultavano i muscoli della mandibola. Si riavvicinò al capezzale, e disse al padre: «Tornerò domattina . Gegia rispose, in modo molto significativo, a cui egli non fece caso: «Lo assistiamo noi . Giacomo, guardatolo appena, gli disse, come se non ce lo volesse: «Addio! . Remigio, allora, rientrò in città, e dormì ad un albergo. Perché il padre, prima di morire, non voleva riconciliarsi? Si domandò se avreb be dovuto farglielo dire da Luigia; ma non osò, per timidezza e per paura che il padre, invece d avere questo sentimento, gli rispondesse magari qualche parola che gli sarebbe restata sempre a mente. Il giorno dopo, le donne chiamarono il prete: un giovane muscoloso, bruciato dal sole, con gli occhiali turchini e la tonaca troppo stretta per il suo grasso. E, sic come il malato, quantunque lo conoscesse e fosse religioso, non voleva farlo pas sare, Remigio si provò a persuaderlo. Ma, fino alla sera, non volle confessarsi. Gli sembrava di allontanare la morte, se non desse22 retta a nessuno; e voleva morire senza lasciarsi vincere. Così, fino all ultimo, non aveva voluto chiamare il medico; 19 quand egli gamba: quando le con- dizioni della gamba del malato peggiorarono al punto da rendere assai plausibile l imminenza della sua morte. 20 adoprate: adoperate, utilizzate. 21 castagno: castano, marrone. 362 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE 22 desse: avesse dato.

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi