Classe di letteratura - volume 3B

40 45 50 55 60 65 70 75 80 vano a loro volta ribellarsi con sdegno a questa oppressione, senza però potersene liberare. Ma ecco che egli si fermava davanti allo specchio, e tutto il suo viso diventava luminoso perché le palpebre si sollevavano e nella trasparenza degli occhi casta nei la pupilla raggiava come un diamante. La madre si compiaceva, in fondo, nel suo cuore di madre, a vederlo così, bello e forte; quando il passo furtivo di lui la richiamò alla sua pena. Egli usciva, non c era più dubbio, usciva. Aprì l uscio della sua camera. Si fer mò di nuovo. Forse tendeva anche lui l orecchio ai rumori intorno. Solo il vento continuava a sbattersi contro la casa. La madre tentò di alzarsi, di gridare. «figlio, Paulo, creatura di Dio, fermati . Ma una forza superiore alla sua volontà fermava lei. Le ginocchia tremavano, come cercando di ribellarsi a quella forza infernale: le ginocchia tremavano, ma i piedi non volevano muoversi; era come se due mani possenti li fermassero al pavi mento. Così il suo Paulo poté scendere silenzioso la scaletta, aprire la porta e andarse ne: il vento parve portarselo via d un colpo. Solo allora ella riuscì ad alzarsi, a riaccendere il lume, ma anche questo con difficoltà, perché gli zolfanelli lasciavano lunghe scie di luce violetta sul muro ov ella li sfregava ma non si accendevano. Finalmente la piccola lucerna d ottone sparse un velo di luce nella cameretta nuda e povera come quella di una serva, ed ella aprì l uscio e si sporse, ascoltando. Tremava; eppure si muoveva tutta d un pezzo, dura, legnosa, con la testa grossa sul corpo bassotto e forte che, rivestito d un panno nero scolorito, pareva ritagliato a colpi di scure dal tronco d un rovere. Dall alto del suo uscio ella vedeva la scaletta di ardesia, ripida fra le pareti bian che, e in fondo la porta che il vento scuoteva sui cardini. Vide le stanghe levate da Paulo appoggiate al muro, e fu presa da un impeto d ira. No, voleva vincere il demonio. Depose il lume sull alto della scaletta, scese e uscì anche lei. Il vento la investì con violenza, gonfiandole il fazzoletto e le vesti; pareva vo lesse costringerla a rientrare: ella si legò forte il fazzoletto sotto il mento, e proce dé a testa bassa come per dar di cozzo all ostacolo:5 così rasentò la facciata della parrocchia, il muro dell orto e la facciata della chiesa: arrivata all angolo di questa, si fermò. Paulo aveva svoltato di là e attraversava quasi di volo, come un grande uccello nero, con le falde del mantello svolazzanti, il prato che si stendeva davanti ad una casa antica addossata quasi al ciglione che chiudeva l orizzonte sopra il villaggio. Il chiarore ora azzurro ora giallo della luna travolta da grandi nuvole in corsa illuminava il prato erboso, la piazzetta sterrata davanti alla chiesa e alla parroc chia, e due file di casupole serpeggianti ai due lati d una strada in pendìo che andava a perdersi fra le macchie della vallata. E in mezzo a questa appariva, come un altra strada grigia e tortuosa, il fiume che a sua volta andava a confondersi tra i fiumi e le strade del paesaggio fantastico che le nuvole, spinte dal vento, compo nevano e scomponevano ogni tanto sull orizzonte allo sbocco della valle. 5 dar di cozzo all ostacolo: urtare l ostacolo. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 355

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi