T1 ANALISI ATTIVA - Il peccato di don Paulo

Il peccato di don Paulo / T1 / Grazia Deledda, La madre / Un prete e la tentazione dell eros / Un giovane prete, don Paulo, si prepara a uscire di casa nel cuore della notte. Pensa di non essere visto da nessuno, ma la madre, che vive con lui, se ne accorge e decide di seguirlo di nascosto. Riportiamo alcune delle pagine iniziali del romanzo La madre, che il critico Emilio Cecchi definì «un altra, ma anche più nera, delle [ ] pitture tutte in nero di Grazia Deledda. 5 10 15 20 25 30 35 Anche quella notte, dunque, Paulo si disponeva ad uscire. La madre, nella sua camera attigua a quella di lui, lo sentiva muoversi furtivo, aspettando forse, per uscire, ch ella spegnesse il lume e si coricasse. Ella spense il lume ma non si coricò. Seduta presso l uscio si stringeva una con l altra le sue dure mani di serva, ancora umide della risciacquatura delle stoviglie, calcando1 i pollici uno sull altro per farsi forza; ma di momento in momento la sua inquietudine cresceva, vinceva la sua ostinazione a sperare che il figlio s acquetasse, che, come un tempo, si mettesse a leggere o andasse a dormire. Per qualche minuto, infatti, i passi furtivi del giovane prete cessarono: si sentiva solo, di fuori, il rumore del vento accompagnato dal mormorio degli alberi del ciglione dietro la piccola parrocchia: un vento non troppo forte ma incessante e monotono che pareva fasciasse la casa con un grande nastro stridente, sempre più stretto, e tentasse sradicarla dalle sue fondamenta e tirarla giù. La madre aveva già chiuso la porta di strada con due spranghe incrociate, per impedire al diavolo, che nelle notti di vento gira in cerca di anime, di penetrare in casa:2 in fondo però credeva poco a queste cose, e adesso pensava con amarezza, e con vaga derisione verso se stessa, che lo spirito maligno era già dentro la piccola parrocchia; che beveva alla brocca del suo Paulo e si aggirava intorno allo specchio di lui appeso accanto alla finestra. Ecco che infatti Paulo si muoveva di nuovo; forse era appunto davanti allo specchio, sebbene ai preti ciò non sia permesso.3 Ma che cosa non si permetteva Paulo, da qualche tempo in qua? La madre ricordava di averlo spesso sorpreso, in quegli ultimi tempi, a specchiarsi a lungo come una donna, a pulirsi e lucidarsi le unghie, a spazzolarsi i capelli che si tirava in su dopo averli lasciati crescere, quasi cercando di nascondere il sacro segno della tonsura.4 Egli poi usava dei profumi, si puliva i denti con polveri odorose e si passava il pettine persino sulle sopracciglia Le sembrava di vederlo, adesso, come se la parete divisoria si fosse spaccata: nero sullo sfondo della sua camera tutta bianca, alto, fin troppo alto, dinoccolato, andava e veniva col suo passo distratto di ragazzo, inciampando e scivolando spesso, ma tenendosi sempre in equilibrio. Aveva la testa un po grossa sul collo sottile, e il viso pallido oppresso dalla fronte prominente che pareva costringesse le sopracciglia ad aggrottarsi per lo sforzo di reggerla e gli occhi lunghi a star socchiusi; mentre le mandibole forti, la bocca grande e carnosa e il mento duro pare- 1 calcando: premendo. 2 per impedire al diavolo in casa: secon- do una superstizione popolare del luogo. 3 sebbene ai preti ciò non sia permesso: perché sarebbe indizio di vanità. 4 tonsura: la rasatura circolare che un tem- 354 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE po veniva portata sulla sommità della testa dagli ecclesiastici.

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi