Verso il Neorealismo

IN BREVE Verso il Neorealismo Parallelamente al gusto per l evasione in mondi fantastici si fa sempre più evidente, soprattutto a partire dagli anni Trenta, l esigenza di confrontarsi con la realtà sociale del paese, al di là di ogni intento celebrativo delle politiche di regime e spesso, anzi, in più o meno esplicita contrapposizione a esse. l annuncio di quella fame di realtà che, dalla metà degli anni Quaranta, darà origine alla corrente neorealista, la quale si riallaccerà alla grande tradizione del Verismo ottocentesco. Nel 1926 nasce la rivista Solaria che contribuisce a far conoscere grandi autori come Proust, Kafka, Saba e Svevo. Il ruolo di Solaria Un notevole impulso in questa direzione viene dato dalla rivista fiorentina Solaria (1926-1936), che aiuta gli scrittori italiani a uscire dalle secche della prosa d arte classicista di derivazione rondesca e degli esercizi di stile fine a sé stessi. Solaria propugna infatti un ritorno a narrazioni più robuste, sia sotto il profilo della struttura romanzesca, sia per quanto attiene alla presenza di contenuti «drammatici e umani (per riprendere due aggettivi programmatici utilizzati dagli animatori della rivista: Alberto Carocci, Giansiro Ferrata e Alessandro Bonsanti). Tra i meriti dei solariani c è anche quello di aver contribuito alla diffusione in Italia di grandi autori europei come Proust e Kafka, oltre che dei nostri Saba e Svevo. Alcuni scrittori di Solaria (Jovine, Alvaro, Silone, Bernari e Carlo Levi) raccontano il contesto sociale e storico dell Italia centromeridionale. Pongono così l attenzione su giustizia, temi umanitari e le condizioni di vita di contadini e operai. Il racconto del Meridione Molti degli scrittori di area solariana sono attenti in particolare alla realtà storica e sociale dell Italia centromeridionale. Ricordiamo innanzitutto il molisano Francesco Jovine (1902-1950), che si afferma nel 1942 con il romanzo Signora Ava, ma del quale va menzionato anche il successivo Le terre del Sacramento (1950). La sua narrativa muove dalla tradizione verista meridionale, soprattutto verghiana, ma con uno spirito affinato dalle esperienze letterarie recenti: così l interesse morale e sociale per gli umili e i primitivi si unisce al motivo della memoria personale e si circonda di un alone lirico-favoloso. Il calabrese Corrado Alvaro (1895-1956), giornalista e militante antifascista, esordisce nel 1926 con il romanzo L uomo nel labirinto: Alvaro vi vagheggia, quale Eden originario, un mondo elementare e primitivo, manifestando un esplicita insofferenza per ogni sovrastruttura imposta dalla civiltà industriale all antica civiltà contadina e una propensione a rifugiarsi nell incanto dei ricordi, specie d infanzia. Anche nel resto della sua produzione i motivi dell umanità, della libertà e della giustizia si innestano su un fondo verista e insieme favoloso, in opere dal ritmo corale che si collocano a metà fra la narrazione propriamente detta e la prosa evocativa. La realtà viene filtrata attraverso il simbolo e la memoria, e più che le situazioni contano le atmosfere, più che i personaggi l alone di luce o di ombra che li circonda, come accade nel suo libro più riuscito, la raccolta di racconti Gente in Aspromonte (1930). L abruzzese Ignazio Silone (pseudonimo di Secondo Tranquilli, 1900-1978) è innanzitutto un uo- Baccio Maria Bacci, Il gruppo di Solaria al Caffè Giubbe Rosse, 1930-1940. Firenze, Galleria d Arte Moderna. 350 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi