Classe di letteratura - volume 3B

Viene qui demistificato il tentativo gentiliano di innalzare il fascismo a missione civilizzatrice e a religione laica della patria. Il fascismo non riconosce dignità agli oppositori, negando persino la loro italianità e definendoli stranieri ; in questo atteggiamento si possono cogliere i germi di una violenza che prevarica il diritto dell individuo a pensare e agire in libertà. Secondo Croce il sistema di riferimenti politici e culturali presenti nel manifesto gentiliano, invece di disegnare un ideale razionale e coerente, rende il fascismo un coacervo confuso di dettami e ispirazioni demagogiche. Anche Croce si appella al Risorgimento, ma in senso opposto rispetto a Gentile, come a un bagaglio di valori etici e politici calpestati dal fascismo. per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa,1 non può dirsi nemmeno un errore generoso. [ ] Ma il maltrattamento delle dottrine e della storia è cosa di poco conto, in quella scrittura,2 a paragone dell abuso che si fa della parola religione ; perché, a senso dei signori intellettuali fascisti, noi ora in Italia saremmo allietati da una guerra di religione, dalle gesta di un nuovo evangelo e di un nuovo apostolato contro una vecchia superstizione, che rilutta3 alla morte la quale le sta sopra e alla quale dovrà pur acconciarsi; e ne recano a prova l odio e il rancore che ardono, ora come non mai, tra italiani e italiani. Chiamare contrasto di religione l odio e il rancore che si accendono contro un partito che nega ai componenti degli altri partiti il carattere di italiani e li ingiuria stranieri,4 e in quell atto stesso si pone esso agli occhi di quelli come straniero e oppressore, e introduce così nella vita della Patria i sentimenti e gli abiti che sono propri di altri conflitti; nobilitare col nome di religione il sospetto e l animosità sparsi dappertutto, che hanno tolto persino ai giovani delle università l antica e fidente fratellanza nei comuni e giovanili ideali, e li tengono gli uni contro gli altri in sembianti5 ostili; è cosa che suona, a dir vero, come un assai lugubre facezia.6 [ ] Per questa caotica e inafferrabile religione noi non ci sentiamo, dunque, di abbandonare la nostra vecchia fede: la fede che da due secoli e mezzo è stata l anima dell Italia che risorgeva, dell Italia moderna; quella fede che si compose di amore alla verità, di aspirazione alla giustizia, di generoso senso umano e civile, di zelo per l educazione intellettuale e morale, di sollecitudine per la libertà, forza e garanzia di ogni avanzamento. Noi rivolgiamo gli occhi alle immagini degli uomini del Risorgimento, di coloro che per l Italia operarono, patirono e morirono; e ci sembra di vederli offesi e turbati in volto alle parole che si pronunziano e agli atti che si compiono dai nostri avversari, e gravi e ammonitori a noi perché teniamo salda la loro bandiera. La nostra fede non è un escogitazione artificiosa ed astratta o un invasamento di cervello cagionato da mal certe o mal comprese teorie; ma è il possesso di una tradizione, diventata disposizione del sentimento, conformazione mentale o morale. 1 soppressione stampa: dopo il discorso del 3 gennaio 1925 pronunciato da Mussolini alla Camera dei deputati, nel quale il capo del fascismo si assumeva la responsabilità politica e morale dell assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, avvenuto nel giugno del 1924, vi era stata una prima forte limitazione della libertà di stampa e di associazione. 2 quella scrittura: il riferimento è al manifesto gentiliano. 3 rilutta: resiste. 4 li ingiuria stranieri: li offende considerandoli alla stregua di stranieri. 5 sembianti: atteggiamenti. 6 lugubre facezia: macabra spiritosaggine. Benedetto Croce. 32 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi