T16 - Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di

IN BREVE In Satura i temi sono molteplici e il tono si abbassa accogliendo termini del linguaggio quotidiano. Comprende gli Xenia, componimenti dedicati alla moglie morta. Ironia e dissacrazione Ascendenza latina ha pure il titolo delle altre due sezioni che compongono la raccolta, Satura I e II. Il vocabolo fa riferimento appunto al genere letterario della satura latina, caratterizzato dalla molteplicità e varietà dei temi affrontati. I testi montaliani sono percorsi da lampi di ironia, scetticismo e da un acuta idiosincrasia per le dinamiche della società di massa. Anche lo stile si adegua al nuovo corso: la lingua accoglie termini delle cronache e del linguaggio quotidiano, la sintassi si semplifica, le rime si diradano, la metrica tende a non seguire forme canoniche. Le ultime raccolte Le raccolte successive Diario del 71 e del 72 (1973), Quaderno di quattro anni (1977), Altri versi (nell edizione critica L opera in versi, 1980) procedono nella stessa direzione di Satura, accentuando la vena sentenziosa, il sarcasmo e l amarezza verso una realtà degradata e incomprensibile. L assedio dei ricordi si fa sempre più stretto, generando numerosi componimenti incentrati sul motivo della memoria. Dopo la scomparsa del poeta è stato dato alle stampe da Annalisa Cima un Diario postumo, la cui autenticità, oggetto di dibattito fra gli studiosi, è però probabilmente da escludere. Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale / T16 / Satura / Il ricordo di una vita insieme / Datata 20 novembre 1967, la poesia fa parte della serie di Xenia (II, 5) composta per la moglie Drusilla Tanzi (la Mosca) scomparsa nel 1963. Al senso di vuoto causato dalla perdita della compagna corrisponde l antica convinzione che la realtà non sia quella che si vede. In essa la Mosca, pur così miope, si orientava meglio del poeta. Audio LETTURA METRO 2 strofe di 7 e 5 versi liberi, in prevalenza lunghi. 5 10 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. 5 le coincidenze, le prenotazioni: la scel- ta dell itinerario ferroviario, le prenotazioni di alberghi e ristoranti, compiti affidati alla Mosca. 6-7 le trappole si vede: riprende il motivo, già presente negli Ossi di seppia, dell inganno del mondo come rappresentazione. scorni: smacchi. 9 non già: ma non. con quattr occhi: quel- li del poeta e della donna. 11 tanto offuscate: la Mosca era molto miope. Le parole valgono scorno La parola scorno (che deriva dal verbo scornare, propriamente privare delle corna un animale ) si riferisce allo stato d animo di forte umiliazione o avvilimento provocato 310 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE da una sconfitta. Questo perché non deve essere piacevole per un animale perdere le corna, che per alcune specie sono un importante strumento di difesa e di offesa. Così scorno indica un sentimento di vergogna, spesso accompagnato da una beffa o da un senso di ridicolo. Componi un paio di frasi che contengano questo sostantivo.

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi